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Smog alle stelle, siamo i pi inquinati della regione

Secondo il dossier Mal'aria 2011 di Legambiente, la citt scaligera la pi inquinata del Veneto

L'Arena soffocata dalle Pm10. E il resto della provincia scaligera non sembra stare molto meglio. Questi i poco lusinghieri risultati del dossier di Legambiente Mal'aria 2011 sugli sforamenti avvenuti nei capoluoghi di provincia italiani durante il 2010. La città scaligera si posiziona in diciottesima posizione su base nazionale, ma è la maglia nera della sua regione. Gli altri capoluoghi veneti seguono comunque a ruota, con l'eccezione di Belluno. La centralina dell'Arpav posizionata in corso Milano ha registrato nell'ultimo anno settasette superamenti del limite di 50 microgrammi/m3 di polveri sottili. A norma di legge non si dovrebbero superare i trentacinque sforamenti. Poco invidiabili anche le performance in provincia. Bovolone, infatti, ha collezionato ottantadue sforamenti, mentre San Bonifacio ottanta. "Il 2010 è stato un anno comunque molto piovoso - afferma il presidente di Legambiente Veneto Alessandro Bertucco - Ora siamo a fine gennaio. Dall'inizio dell'anno abbiamo già registrato diciannove sforamenti. Se manteniamo questa media il problema si ingigantirà. Per ora si è tappata la falla solo con interventi emergenziali, bisognerebbe potenziare il trasporto pubblico. Invece l'amministrazione scaligera punta su opere affidate a privati, come il Traforo".

Affermazioni che non trovano d'accordo l'assessore provinciale all'Ambiente Fabio Venturi: "Legambiente al posto di criticare e basta perché non mette sul tavolo qualche idea su come migliorare la situazione? - attacca l'assessore - noi comunque stiamo registrando un sensibile miglioramento in materia di sforamenti. Segno che le politiche strutturali che stiamo mettendo in atto stanno iniziando a dare i loro frutti".

Il dibattito però rischia di infrangersi su un problema che trova tutti d'accordo. La mancanza di risorse. La coperta sembra essere veramente molto corta. I soldi mancano, e bisogna andare avanti con quello che si ha. "Servirebbe una politica di incentivi - spiega Venturi - per sviluppare l'edilizia sostenibile e le fonti di energia rinnovabile. Questi aiuti economici in questo momento non ci sono. Però non si può dire che la politica non si sia mossa. Con il patto dei sindaci novantotto Comuni veronesi si impegnano a ridurre del 20% le emissioni di Co2 entro il 2020. Oltre a ciò abbiamo organizzato per febbraio e marzo due giornate ecologiche per sensibilizzare i cittadini sui temi della sostenibilità ambientale".

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