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Interviste

Sanit, dalla Regione fondi per tre progetti veronesi

Stanziato oltre un milione di euro. L'assessore alla Sanit Coletto: "Dimostrazione di eccellenza"

Il Ccm, Comitato strategico del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha dato ieri il via libera a tre importanti progetti presentati dalla Regione, finanziandoli per 1 milione 68mila euro. Ne dà notizia l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto. “E’ il riconoscimento – ha dichiarato – del lavoro efficace e qualitativo che si fa in Veneto in settori sanitari diversi dalla cura ma altrettanto importanti per garantire migliore salute ai nostri cittadini. Solo i migliori dei tanti progetti che giungono al Ccm – ha aggiunto Coletto – trovano accoglimento e in un momento di ristrettezze economiche come questo, il fatto che ben tre di quelli veneti siano passati è un segnale importante di qualità, tanto che tutti hanno avuto la valutazione di vera e propria eccellenza”.

I progetti veneti approvati sono stati definiti dall’azienda ospedaliera di Verona, dall’Ulss 20 di Verona e dalla Regione. Il primo progetto, dal titolo “Prevenire patologie e disabilità congenite attraverso efficaci strategie di comunicazione”, è coordinato dall’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona tramite il centro regionale fibrosi cistica; il secondo, denominato “sviluppo di un progetto interregionale di intervento per le emergenze in sanità pubblica con particolare riferimento alle malattie infettive diffuse”, sarà coordinato dal Ccm della Regione e vedrà il coinvolgimento del Friuli Venezia Giulia e della Provincia autonoma di Trento; il terzo progetto sarà coordinato dall’Ulss 20 di Verona, riguarda la “sorveglianza epidemiologica e controllo della strongoloidasi (patologia causata da un parassita) in aree endemiche della Regione, del Friuli Venezia Giulia e della Lombardia, e verrà realizzato tramite il Centro regionale viaggiatori internazionali e il Centro di malattie tropicali dell’ospedale Sacro Cuore di Negrar.

In particolare si promuovono, con il primo progetto, azioni mirate alla promozione della salute preconcezionale,
tramite interventi di comunicazione per promuovere la conoscenza di comportamenti considerati come fattori di rischio per eventi avversi della gravidanza; con il secondo progetto si delinea l’ organizzazione di una risposta istituzionale tramite le strutture del sistema sanitario regionale a un ipotetico evento di emergenza che possa coinvolgere la comunità, e infine con l’ultimo progetto si avviano azioni di prevenzione per ridurre la morbosità associata all’infezione da strongyloides stercoralis, un parassita.

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