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Interviste

Rock e politica, la citt laboratorio dell'estrema destra

Il 29 gennaio in zona Fiera il congresso nazionale di Fiamma Futura, costola di Fiamma Tricolore

Musica e politica. Rapporto a volte difficile, a volte indissolubile. Il rock per i gruppi di estrema destra è addirittura essenziale per far circolare le proprie posizioni politiche. Anche nel veronese, dove una volta al mese circa vengono organizzati concerti nei locali della provincia. Il 30 ottobre scorso, per esempio, è stato organizzato un festival con headliner la band più conosciuta a livello nazionale di questa scena: gli Hobbit, che ha dei componenti che risiedono a Verona. La band 'autoctona' più conosciuta sono i Gesta Bellica, legata al Fronte Veneto Skinheads. Il cui chitarrista, Alessandro Castorina, è stato un dirigente locale di Fiamma Tricolore. "Ora però faccio parte di una nuova formazione politica, Fiamma Futura - spiega il musicista - Rimaniamo comunque all'interno di Fiamma Tricolore, ma non ci sentiamo rappresentati dal leader nazionale Luca Romagnoli".

Una scena, quella dell'estrema destra, in fase di evoluzione. Il 29 gennaio, proprio nella nostra città, è stato fissato il primo congresso nazionale di Fiamma Futura. Occasione per mettere a fuoco le principali battaglie del movimento. "In primo luogo lotteremo contro lo strozzinaggio delle banche - spiega Castorina - rifiutiamo nettamente l'immigrazione e la droga". Un centinaio gli iscritti nei circoli veronesi, sparsi nella provincia. La loro sede centrale, la chiamano la "Domus Scaligera", si trova in zona Fiera. In viale del Commercio.

E le dichiarazioni di ieri della Caritas secondo cui non ci sarebbe più la possibilità di ospitare stranieri nel Nordest? "Noi siamo in forte polemica con la Caritas - continua Castorina - la sua carità pelosa aiuta queste persone dando loro una parvenza di benessere. Il problema dovrebbe essere risolto alla radice, aiutando i Paesi del Terzo Mondo. Non vogliamo la violenza, e il discorso politico, anche aspro, dovrebbe comunque fermarsi alle parole. Prendiamo le distanze, quindi, da chi ha imbrattato la sede provinciale dei Comunisti Italiani a Borgo Venezia".

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