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Interviste

Profughi libici, da noi sono trenta i posti disponibili

Secondo la prefettura in tutta la provincia agibile solo la casa d'accoglienza del Sammaritano

Tutte le prefetture italiane, su richiesta del ministero dell'Interno, stanno cercando luoghi di ricovero per possibili profughi in fuga dalla Libia. Non fa eccezione quella scaligera. La solidarietà nei confronti di chi fugge dalle bombe, però, si intreccia con i problemi di casa nostra. In primis l'alluvione. Le risorse sono limitate, così come i siti che potrebbero essere adibiti a ricovero. In tutta la provincia si è trovato un solo luogo che potrebbe essere messo a disposizione per i rifugiati. Trenta posti letto in tutto. Non di più. Si tratterebbe della casa d'accoglienza del Samaritano, che si trova in Zai. Una struttura che ha già personale in grado di gestire i pasti e le altre necessità quotidiane degli eventuali ospiti.

"Per adesso la nostra posizione è questa - spiega l'assessore provinciale alla Sicurezza e ai Flussi migratori Giovanni Codognola
- abbiamo già i nostri problemi. Non abbiamo caserme vuote da poter mettere a disposizione come in altre città d'Italia. Nel caso di un'emergenza si vedrà".

Ma Gheddafi non ha agitato solo lo spettro dei clandestini. Il pericolo è che possa tentare di colpire con azioni di stampo terroristico luoghi sensibili anche della nostra città. La probabilità comunque è molto bassa. Per questo motivo, sulla scia delle indicazioni del capo nazionale della polizia Antonio Manganelli, questa mattina è stato convocata una riunione del Comitato dell'ordine pubblico per coordinare l'intensificazione dei controlli.  Come accade sempre in situazioni di allarme internazionale. Presenza aumentata da parte di tutte le forze dell'ordine. Sotto osservazione la sinagoga di via Rita Rosani e il luogo simbolo della città: l'Arena. In più aumenta l'allerta all'aeroporto Catullo, senza provocare disagi ai passeggeri, alla stazione di Porta Nuova e alla sede del Comfoter, il comando delle forze operative terrestri dell'esercito. Alla riunione di oggi erano presenti il sindaco Flavio Tosi, il prefetto Perla Stancari, i rappresentanti della Provincia e di tutte le forze dell'ordine.

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