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Parte da Verona e gli perdono la valigia, ma niente rimborso

Del bagaglio di G.M. appena atterrato a Lamezia Terme nessuna traccia: "E' anno che aspetto notizie"

Oltre al danno, anche la beffa. Questo il primo pensiero che viene in mente venendo a conoscenza della storia di G.M., da un anno in attesa del rimborso da parte di Alitalia per lo smarrimento un anno fa della sua valigia. Dodici mesi e dell'indennizzo nessuna traccia. L'uomo è partito dall'aeroporto di Villafranca con arrivo a Lamezia Terme, facendo scalo a Fiumicino. Una volta atterrato, però, si è accorto che il suo trolley era stato smarrito chissà dove. Dopo aver inviato una diffida alla compagnia aerea, ora ha deciso di passare alle vie legali, pur che gli sia pagato il dovuto.

"Avrei anche accettato l’indennizzo massimo che mi è stato proposto - spiega G.M. - ma in una telefonata successiva Alitalia ha smentito di avermi accordato questo rimborso. Non parliamo, poi, del comportamento della compagnia che non solo non ha mai preso l’iniziativa per contattarmi, ma anche si nasconde dietro agli operatori di call center che non danno informazioni precise e sono sempre diversi a ogni telefonata, costringendo a rispiegare sempre tutto da zero". Questo il virgolettato inserito in una nota dell'Adico, associazione a difesa dei consumatori, che si occuperà di fornire appoggio legale al malcapitato viaggiatore. L'associazione precisa che "dopo ventuno giorni la valigia è considerata persa e si rende necessario il reclamo in forma scritta con raccomandata con ricevuta di ritorno in cui vanno quantificate le perdite subite: il massimo indennizzo previsto è di 1.167 euro".

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