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La Regione: "Entro sei mesi sar pronto il nuovo piano cave"

La promessa dell'assessore all'Ambiente, Conte: "Possibile il superamento del 3% in tutti i comuni"

Sei mesi per redigere il nuovo Prac, piano regionale attività di cava. Lo ha promesso l’assessore all’Ambiente della Regione del Veneto, Maurizio Conte, partecipando a Vicenza al convegno promosso dall’albo dei cavatori del veneto. “Per uscire dalla crisi del settore estrattivo- ha detto l’assessore Conte- è fondamentale intervenire quanto prima sulle regole, perché quelle che abbiamo risalgono a trent’anni fa e non tengono conto delle profonde trasformazioni del mercato e delle nuove necessità estrattive. La Regione è al lavoro per rivedere il quadro normativo delle politiche estrattive e per redigere un Piano regionale delle attività di cava”.

“Sappiamo- ha spiegato l’assessore Conte- che in alcune aree, Verona e Vicenza in particolare, bisogna intervenire per dare ossigeno a tante aziende che rischiano di scomparire. Il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta a porre in essere entro 60 giorni provvedimenti urgenti per superare la situazione di emergenza e ad approvare il Prac in tempi urgenti. Nel frattempo cercheremo di fare la mission impossible: portare in Giunta il Piano entro sei mesi". L'assessore ha poi spiegato che il Piano dovrà contemperare le esigenze, talvolta contrapposte, del mondo imprenditoriale, di sviluppo dell'economia, di salvaguardia del territorio e di protezione dell'ambiente. Il suo impianto dovrà valorizzare il ruolo degli Enti Locali in modo da far si che sia accettato dal territorio".

“Punto focale della nuova legge- ha detto- sarà l’individuazione di aree vocate alle attività estrattive, un sistema che può consentire il superamento del sistema del 3% ormai saturato in quasi tutti i comuni individuati dalla precedente legge”. Nel Veneto ci sono attualmente oltre 570 cave autorizzate, di queste ben 234 sono in provincia di Verona e 215 in provincia di Vicenza. Il 63% della produzione complessiva regionale di cava è costituito da sabbie e ghiaie, seguito dai calcari per usi industriali (17%). Le pietre ornamentali (calcari da taglio, lucidabili, marmi e trachiti) rappresentano solo il 4% in termini di volume, ma non di valore, del materiale prodotto. Sono però il maggior numero di cave della regione: quasi la metà di quelle attive. L’attività estrattiva ha subito una brusca frenata negli ultimi 20 anni. Tra il 1990 e il 2008 c’è stata una riduzione complessiva di 5 milioni di metri cubi, proseguita nell’ultimo biennio, con una diminuzione totale di oltre il 30% dei volumi estratti, maggiormente consistente per sabbia e ghiaia
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