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Giovedì, 25 Aprile 2024
Interviste

L'Esu tira il fiato, per il 2012 in arrivo pi fondi

Si tratta di 4 milioni e 135 mila euro impegnati nonostante un taglio del 20% dei fondi regionali

Il 2012 non sarà un anno di sacrifici per gli studenti dell’Università di Verona, del Conservatorio Musicale e dell’Accademia di Belle Arti. A confermarlo il bilancio delle spese previste per il 2012 dall’Esu di Verona che assicura una previsione di spesa per il diritto allo studio superiore a quella dello scorso anno. Si tratta di 4 milioni e 135 mila euro impegnati nonostante un taglio del 20% rispetto al 2011 dei fondi proveniente dalla Regione Veneto.

Il documento, approvato ieri dal CdA dell’Azienda regionale, è in sintonia con le linee guida dettate dalla Regione che ha chiesto di fare particolare attenzione all’impiego delle risorse. "Il bilancio approvato - dice il presidente Domenico Francullo - è un documento programmatico attento, in un momento di crisi, al sostegno degli studenti che alle spalle hanno situazioni di difficoltà forti determinate dall'attuale congettura economica. Di innovativo rispetto agli anni passati: 56 mila euro per l'acquisto di libri e materiale didattico da dare in comodato d'uso e altri 55 mila per sostenere le spese universitarie di studenti meritevoli e in situazioni di particolare disagio economico che non hanno avuto accesso alle borse di studio. Inoltre, dopo il successo del corsi di lingua e cultura inglese nella cittadina di Folkstone, circa 70 mila euro saranno dedicate a borse di studio all’estero”.

Nonostante la contrazione dei trasferimenti regionali di 200 mila euro l’Esu garantirà, e incrementerà la stessa quantità e qualità dei servizi erogati in favore degli studenti. Questo pur nel rispetto dei limiti previsti d patto di stabilità impiegando anche per il prossimo anno parte dell'avanzo di amministrazione. "A fronte di una diminuzione dei conferimenti dalla Regione abbiamo fatto i conti e gestito gli stanziamenti per mantenere ferme le tariffe in questo momento delicatissimo. Siamo inoltre convinti che con una popolazione studentesca di oltre 23 mila studenti, potremmo creare servizi a prezzi calmierati in grado di finanziare il diritto allo studio per gli studenti e le famiglie in condizioni economiche meno fortunate.”
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