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Interviste

Interventi al cervello, l'ospedale si affida a Robocast

Ricerca sempre pi internazionale: 11 i partner coinvolti anche da Israele, Germania e Regno Unito

Un assistente per pianificare ed effettuare delicati interventi al cervello. Si tratta di Robocast, un sistema robotico per l'assistenza al chirurgo in grado di calcolare in pochi secondi i possibili percorsi da seguire con gli strumenti chirurgici per evitare i rischi operatori.

"Un progetto importante, anche al di là degli aspetti assistenziali e di neurochirurgia. La ricerca per noi assume un grande significato per la collaborazione internazionale. I risultati, come Robocast, dimostrano come scienza e medicina non siano mai localistiche" ha spiegato il direttore dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata Sandro Caffi.

Gli fa eco Antonio Fianschi, direttore del Dipartimento di scienze neurologiche: "Il rapporto che c'è stato è stato enorme, tutti volti ad un obiettivo comune, ovvero quello di rendere la chirurgia sempre meno invasiva, grazie ad una ctecnologia in grado di colpire puntualmente dove bisogna colpire, senza andare ad intaccare altre aree. Abbiamo avuto anche il contributo dell'Unione Europea, con un finanziamento di 3milioni e 340mila euro".

La ricerca, insomma, ha sempre più un respiro internazionale. Per l'Italia, oltre al Politecnico di Milano, hanno partecipato il dipartimento di Scienze neurologiche dell'Ateneo scaligero, l'Università di Siena el'azienda Cf consulting. A livello internazionale hanno contribuito l'Imperial college di Londra, la Hebrew university di Gerusalemme, Technion di Haifa, il dipartimento di Scienza dell'informazione dell'Università di Monaco, l'Istituto di tecnologia di Karlsruhe e due aziende, Prosurgics in Inghilterra e Mazor in Israele.

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