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Il vescovo di Tripoli: "40 morti nei bombardamenti"

Secondo il prelato veronese nel quartiere di Buslim a causa dei raid crollata un abitazione

“I raid cosiddetti umanitari hanno fatto decine di vittime tra i civili in alcuni quartieri di Tripoli", denuncia all’agenzia Fides monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli originario di San Giovanni Lupatoto. “Ho raccolto diverse testimonianze di persone degne di fede al riguardo - precisa il prelato - In particolare, nel quartiere di Buslim, a causa dei bombardamenti, è crollata un’abitazione civile, provocando la morte di quaranta persone. Ieri avevo riferito che i bombardamenti avevano colpito, sia pure indirettamente, alcuni ospedali. Preciso che uno di questi ospedali si trova a Misda”. Secondo quanto riporta sul suo sito internet l’emittente Euronews, a Misda, a sud di Tripoli, l’esplosione di un deposito di munizioni colpito durante un raid, arebbe investito anche un ospedale e alcune case, provocando, secondo fonti ospedaliere, tredici feriti. “Se è vero che i bombardamenti sembrano alquanto mirati - contnua monsignor MArtinelli - è pur vero che colpendo obiettivi militari che si trovano in mezzo a quartiere civili, si coinvolge anche la popolazione”.

Il vicario apostolico aggiunge: “La situazione a Tripoli diventa ogni giorno più difficile. La scarsità di carburante si è aggravata, come testimoniano le code intermediabili di automobili ai distributori di benzina. Sul piano militare sembra esserci un’impasse, perché anche i ribelli non sembrano avere la forza sufficiente di avanzare. Per questo dico che la soluzione diplomatica è la strada maestra per mettere fine allo spargimento di sangue tra i libici, offrendo a Gheddafi una via di uscita dignitosa”.

La recente defezione del ministro degli Esteri ed ex capo dei servizi segreti esterni libici, Moussa Koussa, è interpretata da molti come il segnale della presenza di forti divisioni all’interno del regime. “Moussa Koussa era certamente uno dei pilastri del potere - conferma Martinelli -  La sua defezione è dovuta forse alla linea contraddittoria che aveva assunto nelle scorse settimane nei confronti dell’Onu".

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