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Il Comune rilancia il centro: "Citt sempre pi europea"

Il provvedimento sui fronti commerciali si inserisce nel piano di valorizzazione del cuore di Verona

Il centro storico di Verona è sempre più “europeo”. Con la presentazione, avvenuta questa mattina in sala Arazzi, a palazzo Barbieri, del provvedimento che detta le linee guida che i negozianti dovranno seguire per i loro fronti commerciali, il centro storico diventa più a portata di turista, ma anche più vivibile dagli stessi veronesi. Il provvedimento, esposto dagli assessori alle Attività economiche, Enrico Corsi, e Urbanistica, Vito Giacino, è finalizzato alla salvaguardia, se non addirittura ad un vero e proprio recupero, dell’immagine storica del contro storico, attraverso il controllo della trasformazione dei fronti commerciali, dalle cornici delle aperture, alle vetrine, passando anche dalle insegne e finendo con l’illuminazione.

L’iniziativa propone puntuali disposizioni di carattere architettonico e tipologico sulla forma, i materiali ed i colori delle insegne delle attività, ma anche dei tendaggi e delle illuminazioni esterne. Riguardano il provvedimento anche i dispositivi di protezione, i serramenti, i distributori automatici e tutti gli altri elementi decorativi. Un provvedimento che, se da una parte sembra estremamente restrittivo, dall’altra si potrà rivelare uno strumento estremamente utile sia per i commercianti stessi, che avranno un indirizzo preciso su come promuovere l’esterno della propria attività, che per chi visita il centro storico, che beneficerà di un colpo d’occhio sicuramente più armonico. Si tratta quindi di un’iniziativa che, nell’intenzione dell’amministrazione comunale, porterà ad una valorizzazione del cuore antico della città. 

“Questo provvedimento – ha spiegato Giacono -, come altri che in questi anni abbiamo fatto, è finalizzato a dare una disciplina, che sia fatta di linee guida ma non sovietica, alle nuove attività commerciali che si insediano nel centro storico, ma anche a quelle che andranno a ristrutturarsi. In questo modo intendiamo da dare una omogeneità di lettura al centro, così come già accade alle più belle città del nord Europa”. Corsi si sofferma sulla valenza turistica ed economica del provvedimento: “Con i vari provvedimenti sul commercio che stiamo portando avanti già da qualche anno (ad esempio il ripristino delle luminarie e il piano sui plateatici, ndrstiamo migliorando mano a mano l’aspetto visivo della città. Questo, nel tempo, ci darà la possibilità anche di ottenere un maggior numero di turisti a Verona”. 

All’interno del provvedimento sono state anche individuate delle cosiddette “aree di rispetto” nelle quali non sarà più consentito aprire ex novo o subentrare in attività come phone center, sexy shop, officine di riparazioni e lavanderie self-service. Infine è stata introdotta una limitazione all’apertura di nuove attività di produzione per la vendita con asporto di cibi etnici, i cosiddetti “kebabbari”.

Ascolta l'intervista:
L'assessore comunale all'Urbanistica Vito Giacino spiega il provvedimento.
Enrico Corsi, assessore alle Attività commerciali, pala dei vantaggi economici del piano

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