I-sur, i robot chirurgici nascono all'Ateneo scaligero
L'Universit di Verona a capofila del progetto che potrebbe rivoluzionare la vita in sala operatoria
I robot chirurgici intelligenti aprono una nuova frontiera in sala operatoria. Lo dimostra I-Sur, la ricerca coordinata da Paolo Fiorini del dipartimento di Informatica dell’Università di Verona per sviluppare robot in grado di eseguire in maniera autonoma atti chirurgici come biopsie, incisioni e suture. Il progetto I-sur sarà finanziato dalla Comunità Europea con 3milioni 929mila 667 euro, partirà l’1 marzo e durerà 42 mesi. L’università di Verona coordinerà tutte le fasi del progetto: dalla progettazione del modello allo sviluppo di interfacce chirurgiche, dall’identificazione dei rischi, sensibilità, controllo e design degli strumenti robotici alla pianificazione di interventi. Oltre al dipartimento di Informatica diretto da Carlo Combi, nella ricerca saranno coinvolti Claudio Bassi, ordinario di Chirurgia generale, e Giovanni Meruzzi, associato di Diritto commerciale che indagherà gli aspetti giuridici e legali che ancora oggi non sono stati approfonditi.
Oltre all’Università scaligera, il gruppo di lavoro è composto dalle Università di Ferrara e Modena - Reggio Emilia, dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, dalla Fondazione dell’istituto San Raffaele di Milano, dal dipartimento e-Service del San Raffaele, dal Politecnico di Zurigo, dal laboratorio di bio-robotica dell’università di Tallinn, dal centro interventi dell’ospedale universitario di Oslo e dall’università Yeditepe di Istanbul. Il progetto I-SUR ha lo scopo di infrangere le barriere legate all’automazione negli interventi chirurgici. In particolare nel design di nuovi strumenti robotici, nelle attività di modellazione e controllo in ambienti altamente incerti e variabili, nella percezione della situazione medica e nella sua interazione con le attività di controllo, comunicazione robot-chirurgo, e l’identificazione degli ostacoli legali.