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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Interviste

Finalmente arriva il Bacanal il sindaco: "Semo tuti mati"

La promessa del Pap del Gnoco: "Il patron D'Agostino porter l'Eurocarnevale in citt"

Per un giorno devo abbandonare lo scettro, ma penso che il Papà del Gnoco sia il vero sire di Verona, dopottutto come dice il detto i veronesi sono “tuti mati”. Oggi abbiamo deciso di fare cambio: lui fa il Papà del Gnoco mentre io faccio il sindaco, poi il resto dell’anno ci scambiamo di ruoli” ha dichiarato scherzosamente il sindaco Tosi, che stamattina ha ricevuto le maschere del Carnevale veronese prima della tradizionale sfilata dei carri allegorici. In un clima disteso e rilassato, il primo cittadino si è inchinato davanti alla maschera più importante provocando una risata collettiva. “Per essere puntuale a questo appuntamento, ho corso dagli studi di Annozero fino a qua. Sarà un bel Bacanal, ci sono tutte le premesse per ricordare al meglio questa 481esima sfilata” ha aggiunto il primo cittadino.

“Il nostro Carnevale è uno dei più vecchi d’Italia, ma dobbiamo impegnarci per renderlo più chiacchierato, come quello di Viareggio –ha spiegato l’assessore alla Cultura Erminia Perbellini-. Un grosso ringraziamento va al patrono del carnevale, Luigi D’Agostino, che guida il comitato da ormai 50 anni e lo sta facendo diventare sempre più internazionale. È un momento di festa per la città ma anche un momento di presentazione all’esterno con tutte le sue maschere”. Per quanto riguarda la partecipazione di giovani? “Credo che il travestimento sia qualcosa che li intrighi molto –ha commentato l’assessore-, quello che manca è la costanza di indossare la maschera e avere il sorriso tutto l’anno”.

Si, perché la vita di una maschera non si esaurisce in un solo giorno. “L’emozione di indossare la maschera è quasi più forte adesso rispetto a quando l’ho indossata la prima volta, 30 anni fa –ha detto Gianfranco Olivato, il Papà del Gnoco-. Ogni volta mi sento ringiovanire. E l’ho dimostrato andando in giro per le scuole e facendo assistenza a chi ha bisogno. È questo il vero compito della maschera: regalare un sorriso. Un compito non certo scontato, viste le guerre e i malumori che ci sono un po’ dappertutto. Oggi è il trionfo del Carnevale, e veniamo ripagati dai bambini felici e dagli anziani che ci battono le mani. Sarebbe bello portare l’Eurocarnevale a Verona, io e D’Agostino stiamo lavorando in questa direzione”. 

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