All'interno della legge finanziaria regionale approvata ieri sono stati inseriti ingenti tagli al trasporto pubblico locale. E il settore sarà al centro nei prossimi mesi del discorso politico scaligero. Perché sul filobus le acque non sembrano del tutto tranquille tra Provincia e Comune. Almeno secondo il Partito Democratico, che denuncia la possibilità che l'opera non si farà. Mancherebbero le condizioni politiche, secondo l'opposizione.
Nel mirino del Pd è finita una lettera del presidente della Provincia Giovanni Miozzi in cui si ribadisce la non disponibilità della Provincia di partecipare economicamente al progetto e si esprimono dubbi sulla solidità del piano economico finanziario. "Ribadisco l'indisponibilità della Provincia a qualsiasi tipo di accordo che superi la dichiarazione di intenti del 23 settembre 2005", si legge nella missiva. Cinque anni fa la posizione era chiara: l
a Provincia non vuole spendere neanche un soldo per realizzare il filobus. "Non è cambiato nulla da allora - spiega il presidente della Provincia
Giovanni Miozzi - noi non siamo contrari al filobus. Ci mancherebbe. Ribadiamo che intendiamo partecipare ma non ci accolliamo dei costi. E
c'è la condivisione di tutti su questo punto". Nulla di nuovo sotto il sole, dunque. Anche se il dialogo tra gli Enti locali continua per trovare la quadra per quanto riguarda le questioni più tecniche. Per esempio non c'è ancora certezza su dove posizionare i nodi di interscambio tra linee extraurbane e filobus. Le alternative sul tavolo sono la stazione Porta Nuova o la Genovesa.