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Felpe false dalla Turchia, la Lega interpella l'Ue

Interrogazione dell'eurodeputato Fontana: "Ankara si impegni per evitare distorsioni nel mercato"

Il caso del sequestro di 1.302 felpe con marchi contraffatti, operato dalla Dogana di Verona, arriva all'attenzione della Commissione europea. Con un'interrogazione scritta, l'eurodeputato della Lega Nord, Lorenzo Fontana richiede controlli più stringenti per la concertazione con la Turchia, paese in cui sono stati fabbricati i prodotti falsificati. "A prescindere dall'esito della richiesta di integrazione della Turchia nell'Ue- spiega Fontana dopo il suo intervento- è necessario che un Paese in fase di preadesione si impegni concretamente per evitare distorsioni sul mercato e danni significativi alle nostre imprese: non soltanto dal punto di vista legislativo, ma anche implementando un monitoraggio efficace e costante sul proprio territorio. Ho appreso dalla Dogana di Roma che l'episodio in questione non è un caso isolato: ritengo sia giunta l'ora della tolleranza zero contro la contraffazione, elemento aggravante dell'attuale crisi economica".

Nel pomeriggio, la plenaria di Strasburgo ha affrontato il tema dei progressi compiuti dalla Turchia nel 2010. Nell'ambito del dibattito, Fontana ha duramente criticato le reiterate violazioni della libertà religiosa verificatesi nel paese asiatico, stigmatizzando le parole del vicepremier Babacan, che aveva accusato l'Europa di essere un "club cristiano" e i delegati turchi al Consiglio d'Europa, che non avevano appoggiato una risoluzione di condanna delle violenze ai fedeli cristiani in Medio Oriente. Fontana ha concluso invitando l'Europa a non sovrapporre le ragioni dell'economia ai diritti fondamentali.
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