Decreto immigrati, la Uil: "Si verifichino le reali eccedenze"
Su 1633 aziende ispezionate, il 50 percento sono irregolari. I lavoratori in nero sono a quota 25%
“Non sono convinta che sia la soluzione ideale un nuovo decreto flussi. È paradossale se non si realizzi a Verona una seria verifica sulle eccedenze alle quote 2006 e 2008. Inoltre non possiamo caricare di pratiche il personale della Questura e della Prefettura, già in gravoso ritardo con i rinnovi di permesso, a causa di scarsità di personale già prima che parta il nuovo decreto flussi”. A ribattere sulla polemcia innestata dalla Caritas veneziana, sull'eventuale stop all'immigrazione al nord, è il segretario generale della Uil di Verona: "Non servono tensioni sociali a Verona. Serve responsabilità e serve regolarizzare chi è già nella nostra città e magari già disoccupato. Le sedi della Uil sono in grado di dare i servizi necessari per l’adeguata accoglienza e per la compilazione dei documenti necessari, affinchè possano vivere nel nostro paese liberamente e regolarmente". Lo studio della Uil ha evidenziato che in Italia nel periodo gennaio-ottobre 2010, su 123.206 aziende ispezionate il 52,1 percento sono irregolari e su 121.353 lavoratori irregolari il 37,2 percento sono in nero. Non va meglio a Verona dove su 1.633 aziende ispezionate il 49,2 percento sono aziende irregolari e su 2.641 lavoratori irregolari il 25 percento sono in nero.