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Interviste

Da Venezia oltre 7milioni di euro per gli ospedali veronesi

L'assessore regionale alla Sanit Colleto: "Soldi investiti per il rinnovamento delle strutture"

Quattordici nuove importanti opere in altrettanti ospedali del Veneto potranno essere realizzate utilizzando finanziamenti per oltre 105 milioni di euro, reperiti all’interno dei fondi nazionali ex articolo 20 per gli investimenti in sanità. I progetti sono stati ammessi a finanziamento con una delibera approvata dalla Giunta regionale, nella sua ultima seduta su proposta dell’assessore alla sanità Luca Coletto.

Per quanto riguarda la nostra provincia le strutture interessate sono quelle di San Bonifacio, Borgo Roma e Borgo Trento. All'Ulss 20 è destinato un finanziamento di un milione e 800 mila euro che saranno utilizzati per l’adeguamento della viabilità di accesso al pronto soccorso. All'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona arriveranno invece 5milioni e 500mila euro per le opere di adeguamento sismico a Borgo Trento e Borgo Roma.

Interessate anche le strutture di Asiago e Arzignano-Montecchio in provincia di Vicenza; Chioggia, San Donà e Mirano in provincia di Venezia; Camposampiero, Cittadella, Piove di Sacco ed il Policlinico del capoluogo in provincia di Padova; Pieve di Cadore e Feltre in provincia di Belluno; Montebelluna in provincia di Treviso.

Questo pacchetto di opere sarà oggetto di uno specifico Accordo di Programma tra la Regione del Veneto ed il Governo, per poi passare alla fase attuativa. “Si tratta di una manovra d’investimento di particolare valore – sottolinea Coletto – con interventi significativi come quelli di Arzignano-Montecchio, Chioggia ed Asiago, ed altri estremamente importanti per dare rinnovamento, maggiore funzionalità e sicurezza a molti altri nosocomi. Il rilievo di questo nuovo pacchetto di progetti, come di quelli che l’hanno preceduto – aggiunge Coletto - la dice lunga sull’importanza dei fondi nazionali ex articolo 20 per sostenere gli investimenti in sanità, ed il mancato rifinanziamento a livello nazionale di questa fonte di sostegno è per noi motivo di forte preoccupazione, anche a fronte della necessità di rientrare progressivamente dagli ammortamenti non sterilizzati in varie nostre Ullss, effettuati proprio per sostenere spese d’investimento”.

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