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Interviste

Casello di Castelnuovo, Miozzi cerca un piano B

Secondo il presidente della Provincia "bisogna pensare a una soluzione alternativa condivisa"

Il gran chiacchiericcio sul nuovo casello autostradale di Casteluovo ha spinto il presidente della Provincia a puntualizzare la sua posizione: "Chiariamo - recita un suo comunicato - non ho mai sostenuto che il casello di Castelnuovo non sia necessario, anzi continuo a convocare riunioni con tutti i protagonisti per raggiungere un obiettivo che so essere prioritario per il territorio".

Non è sicuro, tuttavia, che ci sia la copertura finanziaria per realizzare l'opera: "Ribadisco ancora una volta che dobbiamo pensare insieme a una soluzione alternativa concreta e condivisa per essere preparati a qualsiasi evenienza. Serve, cioè, una via d’uscita utile per superare il problema traffico e soprattutto concertata, qualora la Serenissima non avesse a bilancio - come purtroppo sembra in questo momento - le risorse necessarie per il casello di Castelnuovo o nel caso in cui i finanziamenti ci fossero solamente in un lontano futuro. Sia ben chiaro - conclude Miozzi - che io mi sono adoperato e continuerò ad adoperarmi per la realizzazione del casello, ma al tempo stesso cercherò di fare del mio meglio perché nella rete regionale delle tangenziali venga inserita la tratta veronese che permetterà di ridurre il traffico che attualmente costituisce un problema per l’area del Garda. L’auspicio, pertanto, è che ciascuno di noi faccia la sua parte nell’interesse della collettività”.

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