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Venerdì, 19 Aprile 2024
Interviste

Amarone, choc in Canada: pi di mille bottiglie false

Il presidente della Cantina Valpolicella: "Un prodotto viene contraffatto se di successo"

In Ontario, lo stato più popoloso del Canada, sono ancora increduli: per la prima volta nel paese è stato contraffatto un vino e questo è l'Amarone della Cantina Valpolicella Negrar. Un migliaio di bottiglie sono state imitate - non così bene visto che è stato scoperto l'inganno - riempite con un vino di scarsa qualità e rimesse in vendita negli scaffali dei negozi LCBO (Liquor Control Board of Ontario), il monopolio di stato deputato all'importazione e alla distribuzione degli alcolici.

La truffa è stata perpetrata nella regione di York e ad accorgersene è stato lo stesso LCBO, dopo aver notato che diverse bottiglie di Amarone Classico 2006 della Cantina Valpolicella Negrar venivano restituite nei loro negozi di York. Le bottiglie rese erano tutte contrassegnate sul collarino con un unico numero di serie (09439731 AAA), mentre ogni bottiglia di Amarone Classico della Cantina riporta un codice diverso. Inoltre, la forma della bottiglia contraffatta era leggermente più piccola rispetto a quelle originali.

Dopo gli opportuni controlli, sono state quindi ritirate dagli scaffali tutte le bottiglie riportanti la serie incriminata. L'inchiesta è ancora in corso, ma nel frattempo George Soleas, vice presidente Servizio Logistica e Qualità di LCBO ha dichiarato la disponibilità a sostituire le bottiglie di Amarone della falsa serie acquistate dai clienti e, soprattutto, ha assicurato la direzione della Cantina di aver preso nuove misure di sicurezza affinchè la frode non abbia a ripetersi. Un rapporto Wine News su dati Federdoc riporta che, per ogni bottiglia di vero vino italiano nei mondo, una è contraffatta.

"Paradossalmente - commenta Daniele Accordini, direttore della Cantina - se un prodotto oggi viene contraffatto è perchè il successo di mercato ne ha fatto uno status symbol e l'Amarone nel mondo è considerato un vino di grande pregio. In Canada siamo presenti da 50 anni, è uno dei nostri mercati più importanti, e il fatto che i truffatori abbiano preso di mira il nostro Amarone è perchè sapevano di agire su un marchio che per i canadesi è garanzia di grande qualità".

"La tutela dei consumatori e la difesa del buon nome del nostro vino sono per noi la cosa più importante - conclude Accordini - e anche se crediamo nella bontà di intenti di maggiori controlli di LCBO, faremo tesoro dell'accaduto per mettere in atto nuove strategie anti-contraffazione dei nostri prodotti"

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