Alstom, deciso lo sciopero "La politica ci dia una mano"
I dipendenti incroceranno le braccia per mezza giornata entro il 19 aprile "Vogliamo restare qui"
La posizione dei lavoratori della Alstom non cambia. Si schierano compatti contro la chiusura dello stabilimento veronese della multinazionale francese. "Noi dobbiamo essere competitivi", è il messaggio dell'azienda. "Noi vogliamo lavorare", dicono i sessantacinque dipendenti della Bassona. Ieri si è riunito il coordinamento nazionale dei sindacati Alstom, con i rappresentanti di tutte le sedi produttive italiane del gruppo. La decisione è stata unanime, condivisa: sciopero. I dipendenti incroceranno le braccia per mezza giornata entro il 19 aprile. La data è ancora da decidere. Ma di sicuro l'agitazione arriverà prima del 20 aprile, giorno in cui è prevista una riunione dei sindacati Alstom a livello europeo.
In prima linea lo stabilimento scaligero, che rischia la chiusura e il trasferimento dei lavoratori a Bologna. La volontà dei dirigenti della multinazionale, infatti, sarebbe quella di creare un polo all'avanguardia nel capoluogo felsineo. Al top per quanto riguarda la segnaletica ferroviaria. "Noi vogliamo che la filiale veronese rimanga in vita - spiega Giovanni Ballan, della segreteria Fim Cisl - e domani lo ribadiremo nell'incontro previsto con la Provincia. All'azienda chiediamo investimenti per rilanciare le nostre quattro punte di diamante, prodotte qui. Strumentazioni che permettono le comunicazioni e le telecomunicazioni tra treni e tra i veicoli ferroviari e le stazioni. In tutta Europa e anche in condizioni di emergenza".