Alstom, c' l'accordo: "Soldi per chi si sposta a Bologna"
L'ipotesi d'intesa verr sottoposta all'opinione di tutti i dipendenti dello stabilimento scaligero
Dopo circa tre mesi di trattativa è stata raggiunta un'ipotesi di accordo sul piano di riorganizzazione di Alstom Italia settore trasporti, che prevedeva 280 esuberi spalmati sugli stabilimenti di Savignano, Bologna, Guidonia e Verona. Lo rende noto la Fiom-Cgil Lombardia, secondo cui gli esuberi, che dovranno essere oggetto di intesa in ogni singolo stabilimento (a Verona sono 60 dipendenti), potranno essere esclusivamente svolti o attraverso il prepensionamento o su base volontaria, tramite un piano di incentivazione economica con un'integrazione al 65% della retribuzione annua lorda più 100 euro al mese per i primi 12 mesi e 175 euro dal 13esimo al 36esimo mese per ogni mese di mobilità. Per quanto riguarda Verona, dove lo stabilimento sarà chiuso, l'intesa raggiunta prevede una serie di possibilità per la gestione dei dipendenti coinvolti attraverso un primo periodo di cassa integrazione di 24 mesi.
Le ipotesi sono un trasferimento a Bologna, con la copertura delle spese di trasloco fino a 6mila euro, le spese di ricerca alloggio in aggiunta a 12 mesi di copertura del canone di affitto e, dopo 12 mesi, un'ulteriore indennità d'affitto dai 4mila ai 7mila euro; la possibilità di fare i pendolari, con un rimborso di 300 euro al mese e la riduzione dell'orario di mezz'ora al giorno; infine, per chi deciderà di lasciare l'azienda, un'incentivazione economica per i lavoratori che decideranno di lasciare Alstom per ricercare un'occupazione diversa.