Acque Veronesi, uno spettacolo per celebrare l'acqua
L'appuntamento teatrale inscritto nelle manifestazione per la Giornata mondiale dell'oro blu
La Giornata mondiale dell’Acqua, che si celebra il 22 marzo, quest’anno a Verona non sarà certo la mera celebrazione di una ricorrenza. La manifestazione che è stata programmata da Acque Veronesi, la società consortile a totale proprietà pubblica che gestisce il servizio idrico integrato in città come in buona parte del territorio, in collaborazione con Ato Veronese e Azienda Gardesana Servizi, non è infatti solo un avvenimento di natura simbolica. Acque Veronesi ha allestito per l'occasione lo spettacolo “Iuiumanè e la nave del deserto”.
Spettacolo che giovedì andrà in scena ad ingresso gratuito, e con posti già interamente prenotati, alle 9.30 ed alle 11, per le scuole, ed alle 20.30, per tutti, al teatro Camploy, in via Cantarane a Verona. La rappresentazione, anche se è riduttivo definirla in questo modo, è un racconto in musica scritto e composto da Elisabetta Garilli, orchestrato da Francesco Menini, narrato per immagini da Bimba Landmann e interpretato da Disegnare Musica Ensemble. E’ la storia di un bambino del deserto, Iuiumanè, e di un lungo viaggio di oasi in oasi attraverso il Sahara. Una vicenda che racconta storie antiche di rispetto dell’ambiente e della preziosità dell’acqua e invita a sentire con il cuore i movimenti segreti della natura. Lo spettacolo rientra nel programma di “Musica insieme per crescere”, iniziativa di educazione musicale per alunni dai 5 agli 11 anni che viene realizzata in 28 istituzioni scolastiche in rete di Verona e provincia.
“L’oro blu – spiega Anna Leso, presidente di Acque Veronesi – è relativamente abbondante in Europa ma è minacciata dal forte sfruttamento e dall’impatto dei cambiamenti climatici. Nel 2030 quasi la metà della popolazione mondiale, oltre 3 miliardi di persone, potrebbe rimanere senz’acqua ma già oggi la sua mancanza causa 8 milioni di vittime l’anno. Ecco perché riteniamo importante ascoltare un bambino, Iuiumanè, è la sua voce dal deserto”. Un bambino che, in fondo, riafferma quei principi di cui si è discusso nei giorni scorso nel forum di Marsiglia, il 6° World Water Forum, e che ha voluto affermare anche il papa Benedetto XVI, che ha chiesto che sia garantito a tutte le popolazioni del pianeta “un accesso equo, sicuro e adeguato all'acqua”, risorsa “preziosa e limitata”, tutelando in tal modo il “diritto alla nutrizione” e favorendo “un uso responsabile e solidale del beni della terra”.
Spettacolo che giovedì andrà in scena ad ingresso gratuito, e con posti già interamente prenotati, alle 9.30 ed alle 11, per le scuole, ed alle 20.30, per tutti, al teatro Camploy, in via Cantarane a Verona. La rappresentazione, anche se è riduttivo definirla in questo modo, è un racconto in musica scritto e composto da Elisabetta Garilli, orchestrato da Francesco Menini, narrato per immagini da Bimba Landmann e interpretato da Disegnare Musica Ensemble. E’ la storia di un bambino del deserto, Iuiumanè, e di un lungo viaggio di oasi in oasi attraverso il Sahara. Una vicenda che racconta storie antiche di rispetto dell’ambiente e della preziosità dell’acqua e invita a sentire con il cuore i movimenti segreti della natura. Lo spettacolo rientra nel programma di “Musica insieme per crescere”, iniziativa di educazione musicale per alunni dai 5 agli 11 anni che viene realizzata in 28 istituzioni scolastiche in rete di Verona e provincia.
“L’oro blu – spiega Anna Leso, presidente di Acque Veronesi – è relativamente abbondante in Europa ma è minacciata dal forte sfruttamento e dall’impatto dei cambiamenti climatici. Nel 2030 quasi la metà della popolazione mondiale, oltre 3 miliardi di persone, potrebbe rimanere senz’acqua ma già oggi la sua mancanza causa 8 milioni di vittime l’anno. Ecco perché riteniamo importante ascoltare un bambino, Iuiumanè, è la sua voce dal deserto”. Un bambino che, in fondo, riafferma quei principi di cui si è discusso nei giorni scorso nel forum di Marsiglia, il 6° World Water Forum, e che ha voluto affermare anche il papa Benedetto XVI, che ha chiesto che sia garantito a tutte le popolazioni del pianeta “un accesso equo, sicuro e adeguato all'acqua”, risorsa “preziosa e limitata”, tutelando in tal modo il “diritto alla nutrizione” e favorendo “un uso responsabile e solidale del beni della terra”.