L'Ulss 21 mette sotto la lente d'ingrandimento le violenze in famiglia grazie agli approfondimenti di Anna Costanza Baldry. Un super-esperta, visto che è una psicologa e criminologa che insegna all'università di Napoli ma anche consulente delle Nazioni Unite-Unifem e curatrice del programma televisivo di Rai 3 “Amore Criminale”. Il convegno, che si svolgerà venerdì dalle 9 alle 17.30 nella Sala Pilade Riello della Sede direzionale dell’Azienda sanitaria, ha già raccolto più di 90 iscritti tra associazioni, enti locali e forze dell’ordine del territorio, oltre che a medici e psicologi di tutte le discipline, ostetriche, logopediste, educatori professionali, assistenti sociali, fisioterapisti, assistenti sanitari, infermieri e infermieri pediatrici.
“Individuare i segnali di allarme e le strategie di approccio al problema, approfondire e conoscere meglio le tematiche della violenza in famiglia e potenziare la rete locale di collaborazione- spiega Alessandra Paganella, responsabile delle strutture Ulss 21 dedicate alla tutela della famiglia e consultori familiari - sono gli obiettivi che intendiamo realizzare con questo convegno. Proprio per accendere un riflettore sugli episodi di violenza che accadono nelle nostre case, o in quelle dei nostri vicini”.
Facendo un parallelo con i dati Istat a livello nazionale, infatti,
nel territorio di competenza dell’Aulss 21, sarebbero circa 17.300 le donne che avrebbero subito violenza fisica o sessuale. Di queste: 9365 per opera di un partner o di un ex partner, mentre per 7740 la violenza sarebbe avvenuta all’interno della coppia attuale. La relatrice, che ha collaborato con enti e associazioni della Provincia per il progetto “Codice Rosa” promosso dalla Consulta delle associazioni femminili di Verona, guiderà i partecipanti attraverso i principali temi della violenza contro le donne: maltrattamenti, stalking, indicatori di rischio, e la normativa. Successivamente il focus si sposterà sulle strateglie di prevenzione, la valutazione del rischio e di cosa possono fare i servizi sociali. “Con questo evento - conclude il direttore generale Daniela Carraro - intendiamo affermare con forza che non accettiamo il clima di indifferenza sul tema della violenza contro le donne e che, con le strutture dedicate della nostra Ulss, supportiamo le azioni messe in atto dalla Regione Veneto, dal Comune e dalla Provincia, al fine di potenziare e collegare fra loro i vari interventi”.