Via ai lavori della rete elettrica di Bussolengo
L'operazione garantir risparmio e sicurezza con minori impatti ambientali
E’ stato demolito ieri nell’area antistante la scuola primaria "Beni Montresor" a Bussolengo il primo sostegno "a cavalletta" della linea a 132 kV “Bussolengo – Chievo”. L’operazione, eseguita da Terna, la società responsabile dello sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, ha dato il via all’intervento di rimozione della vecchia linea “Bussolengo – Chievo” che si concluderà entro giugno 2010.
L’operazione di smantellamento della vecchia linea “Bussolengo-Chievo” rientra nell’ambito dell'intervento di razionalizzazione della rete elettrica ad alta tensione dell’area di Bussolengo e Verona, che prevede una serie di opere volte a potenziare e rendere più sicuro il sistema elettrico territoriale con un risparmio per il sistema elettrico pari a 1,3 milioni di euro l’anno e una significativa riduzione dell’impatto ambientale. Consiste nella realizzazione di due elettrodotti a 132 kV in cavo interrato, le linee Chievo-Verona sud e Bussolengo-Chievo, per 24 chilometri complessivi e i cui lavori, iniziati a maggio 2007, si sono conclusi nel settembre 2009. L’ammontare complessivo degli investimenti è di quarantuno milioni di euro. Grazie agli interventi verrà potenziata la capacità di trasporto della rete di alimentazione dei carichi di Verona, saranno rese più sicure le produzioni idroelettriche provenienti dal medio Adige e migliorerà la flessibilità di esercizio della rete tra i nodi di Bussolengo, Verona e centrale Mincio.
“Garantire l’efficienza, lo sviluppo e la sicurezza del sistema elettrico con il minore impatto ambientale possibile – ha dichiarato il presidente Luigi Roth – è tra gli obiettivi prioritari di Terna. Questa opera di razionalizzazione, in particolare, è una storia di successo nei rapporti con le istituzioni locali e con il territorio e rappresenta un paradigma dell’attività di Terna. Più un’opera è strategica, tanto più è necessario promuovere un giusto equilibrio tra esigenze energetiche e salvaguardia possibile dell’ambiente circostante”.