Turismo, i consorzi Garda puntano al low cost
Intesa tra i maggiori enti turistici per aumentare le presenze nel territorio
“Il territorio turistico imperniato sull’area del Garda - si legge nell’accordo - ha raggiunto nel corso del 2009 i 30 milioni di presenze turistiche, per la quasi totalità pervenute oltre che dall’Italia, da quella direttrice europeo che partendo dalla Spagna raggiunge i paesi dell’Est Europa con una particolare preferenza per il centro-nord, ossia Austria-Germania-Olanda–Belgio-Regno Unito-Danimarca– Scandinavia nel corso dell’estate passata, positiva per l’area del Garda con quasi un 5% in più di presenze, l’incidenza del traffico sulla Gardesana e sulla stessa Autobrennero, ha evidenziato però un punto di estrema debolezza del sistema turistico ricettivo del territorio, dovuto all’eccessivo carico automobilistico gravante su un sistema di viabilità fermo da decenni e probabilmente ormai impossibilitato ad adeguarsi alle future esigenze di sviluppo e crescita del turismo gardesano”.
“Altrettanto problematica del resto – è riportato nel documento - risulta la stessa viabilità autostradale europea che nei momenti di maggiore traffico per festività o ponti si dimostra incapace di farvi fronte. Ne conseguono lunghe code sempre più frequenti nei tratti autostradali del nord, da Stoccarda e Norimberga verso l’imbuto della Monaco–Innsbruck, dal sud della Francia verso la riviera ligure e dall’Austria verso Udine e il Veneto. Tutto ciò risulta estremamente disincentivante per chi voglia scegliere la nostra area del Garda per una vacanza di pochi giorni, per non parlare di week-end. Una grande fetta di turismo che da oltre 400 chilometri voglia scegliere una vacanza nei nostri territori si trova pertanto penalizzata ed è sempre più orientata suo malgrado a ripiegare su mete interne”.
Occorre “puntare allo sviluppo di voli low cost, sistema da noi ancora poco sviluppato, se non addirittura pensato per l’outgoing, se provenienti da destinazioni di sicuro mercato, ben promozionati dal nostro sistema ricettivo, sostenuti adeguatamente per il periodo necessario al loro radicamento sul territorio, i voli a basso costo potrebbero risultare addirittura capaci di trasformare il turismo del nostro bacino del Garda e delle città confinanti rendendo possibile un afflusso di turismo da week-end tutto l’anno”. Di qui la necessità assoluta e inderogabile di “iniziare un percorso comune di approfondimento del tema voli low-cost”. Una volta concluso il percorso di condivisione, l’accordo prevede si proceda alla costituzione di un gruppo di lavoro unico che dovrà presentare le istanze all’Aeroporto Valerio Catullo e alle Istituzioni - Province, Camere di Commercio e Regioni – chiamate a supportare anche economicamente la realizzazione dell’obiettivo definito, nel corso della riunione che ha portato alla firma del patto, “strategico per lo sviluppo turistico della nostra regione del Garda”.