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Scontro a Colognola sulla farmacia della discordia

Il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Bonfante chiede che si trovi una soluzione a breve

Il vicepresidente del Consiglio regionale ed esponente del Pd Franco Bonfante ha presentato un’interrogazione per chiedere alla Giunta veneta di sbloccare la situazione di impasse che vede l’amministrazione di Colognola ai Colli in contrasto con la Regione sui criteri da adottare per collocare la seconda farmacia cittadina. “Mentre il Comune ha adottato il criterio illogico della ripartizione delle sedi farmaceutiche basandosi sull’asse territoriale Est-Ovest - osserva Bonfante - la Regione già un anno fa aveva ribadito (con delibera n. 159 del 12 dicembre 2009) che sulla ipotesi di suddivisione Nord-Sud predisposta sulla base della concentrazione dell’edificato del territorio comunale, ‘tanto l’Ordine dei farmacisti della Provincia di Verona quanto l’Azienda Ulss n. 20 competente per territorio esprimevano parere favorevole’.

Bonfante evidenzia ancora che “la suddivisione Est-Ovest riduce le possibilità di scelta dell’ubicazione mentre quella Nord-Sud garantisce un maggior numero di opzioni. Inoltre va tenuto conto che, secondo le proiezioni abitative, con la suddivisione Est-Ovest l’attuale farmacia avrà quasi 6.000 residenti, mentre quella nuova ne avrà 3.772. Infine nell’ipotesi Est-Ovest si creeranno problemi di distanze e di concorrenza con la vicina farmacia di Caldiero”.

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