San Bonifacio, dalla Giunta l'ok al "nuovo" Piano casa
Potranno ampliare il proprio volume anche gli immobili non storici in zona A del centro storico
Il Consiglio comunale di San Bonifacio, con i voti di tutto il Pdl, del solo consigliere Lucio Tebaldi per la Lega Nord e del consigliere Federico Pasetto della minoranza, ha deliberato l’applicazione del Piano Casa regionale a tutto il territorio comunale, individuando limiti e modalità di applicazione, alla luce delle novità introdotte con la legge regionale numero 13 del 2011, che proroga e modifica la precedente legge regionale numero 14 del 2009.
Tale provvedimento è il naturale proseguo di quanto già fatto nel 2009 con l’approvazione della legge sul Piano casa emanata dalla Regione. Le richieste di applicazione di tale istanza, presentate in Comune di San Bonifacio dal 2009 a oggi, sono state 173. A interessare maggiormente i cittadini sono stati due articoli della legge, in special modo l’articolo 2, che prevede la possibilità di aumentare del 20% il volume della propria abitazione o della superficie coperta se si tratta di edifici con destinazione non abitativa. A ciò andava poi aggiunto un ulteriore bonus di ampliamento del 10% se venivano installati pannelli fotovoltaici.
L’articolo 3 invece concedeva di ampliare dal 20% al 40% il volume per le abitazioni e la superficie coperta degli altri edifici, comunque costruiti prima del 1989, che dovevano essere oggetto di demolizione e ricostruzione per essere adeguati alle nuove norme in tema di sicurezza statica, sismica, impianti, bioedilizia e risparmio energetico. Anche in questo caso c'era la possibilità di accedere a un ulteriore bonus del 10% se il progetto rientrava in un più ampio piano di riordino edilizio-urbanistico, che prevedeva però la presentazione di un Piano urbanistico abitativo.
L’impianto delle nuova legge è rimasto sostanzialmente immutato, con la conferma e la proroga di tutto quanto riportato sopra, con l’aggiunta però di importanti novità. La prima e sostanziale modifica è che da oggi, il Piano casa, si può applicare anche ai fabbricati che si trovano in zona A di centro storico, anche se con delle logiche ed evidenti eccezioni, rivolte a tutelare gli edifici con valore storico e paesaggistico rilevante. La Legge infatti prevede che, per la zona A di centro storico, la sua applicazione riguardi “edifici privi di grado di protezione, ovvero con grado di protezione di demolizione e ricostruzione, di ristrutturazione o sostituzione edilizia, di ricomposizione volumetrica o urbanistica”.