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L'acqua in Lessinia d'estate non sar pi un problema

Un intervento di Acque Veronesi permetter ad alcune zone di avere pi approvviggionamento idrico

Acque Veronesi ha dato una prima risposta all’annoso problema della carenza d’acqua potabile che ogni estate si ripete in Lessinia. Grazie a un intervento concluso recentemente ora è infatti possibile non solo garantire una migliore qualità dell’acqua che viene distribuita dalle reti acquedottistiche ma anche offrire la garanzia di una maggiore disponibilità d'acqua in alcune aree della montagna veronese.

Con lo scopo di affrontare una situazione negativa, Acque Veronesi ha attuato un’innovazione del sistema di approvvigionamento che da poco ha iniziato a funzionare a pieno regime. Il progetto era stato avviato con un primo stralcio all’inizio del 2008, quando a Maioli, contrada che fa parte del territorio comunale di Verona e si trova nei pressi di Quinto, è stato installato un impianto di filtraggio nella centrale del campo in cui si trovano i pozzi di prelevamento dell’acqua dalla falda sotterranea che costituiscono la fonte di approvvigionamento principale del Comune di Grezzana. Poi le operazioni sono continuate con analoghe realizzazioni anche nel campo pozzi di Nesente, che si trova nella zona di Montorio, e in entrambi i casi sono state volte a risolvere i problemi legati all’infiltrazione nelle falde di elementi contenenti nitrati.

Una volta avuta la conferma della qualità e sicurezza dell’acqua, Acque Veronesi ha quindi programmato una consistente opera di miglioramento della distribuzione della risorsa idrica. Con un investimento di poco meno di 1.300.000 euro, e un lavoro che è durato quasi un anno, la società consortile dell’idrico integrato ha attuato un potenziamento dell’intero sistema idrico presente nell’area. Sia della centrale di Nesente, che dei campi pozzi di Montorio e Maioli, che del loro collegamento con l’abitato di Nesente Novaglie e con una delle dorsali principali dell’alimentazione dell’acquedotto della Lessinia. Quella che da Nesente porta a Grezzana, Lugo, Lughezzano, Zambelli e Villa Ponti.

Questi lavori hanno riguardato: il completamento di due pozzi profondi (che pescano a circa 100 metri sotto terra) e la chiusura di due pozzi superficiali ormai in disuso nel campo pozzi di Montorio; il potenziamento del collegamento tra il campo pozzi di Montorio e la centrale di rilancio di Nesente (dove si trovano altri pozzi) con la posa di una nuova tubazione lunga oltre due chilometri e mezzo; l’ammodernamento dell’impianto di automazione e controllo della centrale di rilancio di Nesente; la realizzazione di una condotta di collegamento tra la centrale di Nesente e quella del campo pozzi di Maioli con la posa di una condotta di quasi due chilometri di lunghezza.

Questo complesso intervento ora consente di trasportare dal campo pozzi di Montorio acqua di migliore qualità e in quantità decisamente superiori rispetto a quella che viene prelevata a Nesente e Maioli. La somma della disponibilità di queste tre strutture di emungimento, quindi, garantisce una portata d’acqua molto più consistente delle condotte che sono a servizio degli acquedotti di Grezzana e di una parte della Lessinia, facendo si che sia di fatto incrementata la flessibilità ed affidabilità del sistema acquedottistico gestito da Acque Veronesi.

“Nonostante si sia trattato di dare corso a un’opera sicuramente non di poco conto, abbiamo voluto come Acque Veronesi concludere un percorso che permette di andare incontro maggiormente alle esigenze dei cittadini, facendo in modo che in un’area in cui a volte si manifestano criticità, ci sia una maggiore quantità d’acqua disponibile ed una qualità del servizio ancora migliore”, afferma Anna Leso, il presidente di Acque Veronesi. “Chiaramente – aggiunge Marco Olivati, consigliere di amministrazione della società consortile – quest’opera permette di dare delle risposte concrete ma è anche vero che per risolvere definitivamente il problema dell’approvvigionamento idrico della Lessinia nei mesi estivi è necessario che vi sia un uso più consapevole dell’acqua da parte di tutti, perché se non ci sono sprechi od utilizzi non regolari tutti potranno avere una disponibilità sufficiente”.

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