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Karaoke vietato dalle 21e30, gestori di pub verso vie legali

Titolari di pubblici esercizi di Castel d'Azzano in rivolta contro l'ordinanza emessa dal sindaco

Alza la voce, Confcommercio Verona, contro l’ordinanza emessa dal sindaco di Castel d’Azzano che pone il divieto assoluto di esecuzione di musica dal vivo e di karaoke dopo le 21e30 nei pubblici esercizi. L'associazioni dei commercianti scaligeri chiede al primo cittadino una convocazione urgente di un tavolo di trattativa, altrimenti, valuterà l’ipotesi di prendere le vie legali.

“Ancora una volta si spara nel mucchio scegliendo il percorso più facile, quello di colpire tutti senza effettuare controlli e adottare provvedimenti esclusivamente nei confronti dei gestori che creano problemi”, commenta l’associazione. “Comprendiamo che vi possano essere situazioni difficili, ma ci sembrano offensive le dichiarazioni del primo cittadino quando disconosce il ruolo sociale dei pubblici esercizi e afferma che la musica alta serve solo a far bere di più, quindi a far soldi. Oltretutto è completamente mancato il confronto con le associazioni di categoria che su questa tematica hanno acquisito una notevole esperienza e avrebbero potuto portare contributi concreti per risolvere la questione in modo indolore per tutti”.

“In ogni caso – conclude la nota di Confcommercio – ci conforta il pensiero che questa fermezza del sindaco sulla gestione dei bar verrà certamente confermata anche nei confronti dei circoli, delle attività agrituristiche, delle manifestazioni di piazza e delle sagre che, sempre più numerose, si svolgono anche nel territorio azzanese”.

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