Il futuro degli acquedotti veneti parte da San Bonifacio
Al via opera da due milioni e mezzo di euro. Il presidente di Aato Veronese Martelli: "Importante"
Sarà Acque Veronesi, una delle due “braccia operative” di Aato Veronese, a realizzare una nuova rete a San Bonifacio. Dai pozzi di Almisano (appena fuori dal territorio scaligero, già in provincia di Vicenza), la nuova rete porterà acqua da e per San Bonifacio. Ma non solo. Questo intervento consentirà, in futuro, l’allacciamento al sistema regionale di acquedotti. Porterà anche agli abitanti di San Bonifacio maggiori garanzie di funzionamento in caso di carenze idriche. E più approvvigionamenti in occasione di grandi siccità o di chiusura dei pozzi.
Si avvicina così sempre di più quel “modello veneto” auspicato dal presidente di Aato Veronese Mauro Martelli, “un sistema più affidabile e con maggiori garanzie sulle quantità di acque erogate e ovviamente sulla qualità delle stesse. Tecnicamente, quindi, le due società di gestione proseguono nelle attività di investimento per il potenziamento e completamento delle reti, nonostante le gravi difficoltà riscontrate del vuoto normativo post referendum. Ci aspettiamo ora che la politica faccia la propria parte – auspica Martelli -: in particolare la Regione deve approvare la legge sui bacini di utenza che sostituiscano le Aato entro la fine dell’anno, mentre il governo al più presto dovrà dare disposizioni chiare sul nuovo metodo per la definizione delle tariffe, dopo che il referendum ha cancellato il 7% di remunerazione. Senza questi due fondamentali provvedimenti - conclude il presidente di Aato Veronese - si rischia la paralisi definitiva del sistema”.