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Centro agroalimentare: "Trevenzuolo si adegui"

Il presidente della Provincia Miozzi: "Procedure e normative sulle nuove strade da rispettare"

Arriva anche dal presidente della Provincia Giovanni Miozzi il “blocco” al piano di lottizzazione del Centro Agroalimentare di Trevenzuolo. Già ieri il Pd era pronto a stappare le proverbiali bottiglie di champagne dopo il via libera del Palazzo Scaligero al ricorso presentato tramite raccomandata al Comune veronese. Materia della contestazione, avviata dal centrosinistra nel novembre 2009, la delibera della Giunta di Trevenzuolo per l’avviamento ai lavori. Delibera che, secondo quanto riportato dalla Provincia e dal Pd non contiene le prescrizioni avanzate dalla valutazione d’impatto ambientale e cioè la realizzazione di una rete stradale di supporto alle strutture: Motor City, District Park e Centro Agroalimentare. Precisa Miozzi: “La Provincia è intervenuta per la mancanza di rispetto dei parametri per l'impatto ambientale e la mancanza della definizione delle opere da realizzare per la nuova viabilità. La scelta della Provincia non è contro il Centro agroalimentare, ma contro il non rispetto dell'iter procedurale che solitamente si deve adottare. Un decisione ancora più convinta soprattutto perché si tratta di una situazione particolarmente delicata e causa di molte preoccupazioni per i cittadini”.

A spiegare nel dettaglio le ragioni del “blocco” è intervenuto il direttivo provinciale del Pd, per voce del consigliere Vincenzo D’Arienzo: “Nel Veneto sembra che le cose vadano alla rovescia. Nella variante del piano d’area del Quadrante Europa si rilevava la necessità di un casello autostradale che collegasse Isolalta- Vigasio. Prescrizione che la delibera del Comune di Trevenzuolo ha completamente snobbato. In questo modo si sarebbe proceduto alla messa in cantiere senza aver garantito al centro abitato la viabilità minima”. Una contestazione che potrebbe far squillare anche campanelli d’allarme per il MotorCity e il District Park qualora il Consiglio comunale di Vigasio non dovesse approvare le delibere secondo le prescrizioni della Provincia.

Ora si apre il periodo di 60 giorni in cui sarà possibile presentare controdeduzioni alle istanze dei funzionari provinciali per ovviare all’annullamento d’ufficio da parte della Provincia. Continua D’Arienzo: “Solo Trevenzuolo ora si trova a dover fare i conti con la variante, noi ci siamo mossi per smorzare gli appetiti degli altri due centri che dovranno sorgere. Se dovessero esserci anomalie nelle delibere anche per autodromo e District park faremo annullare anche quelle”.

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