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Castelnuovo, Miozzi a muso duro: "Il Pd non sa di cosa parla"

Il presidente della Provincia risponde alle accuse dell'opposizione: "Fate pessima informazione"

Non si è fatta attendere la risposta del presidente della Provincia Giovanni Miozzi. Le polemiche innescate dal Partito Democratico sul casello di Castelnuovo hanno creato un polverone. Cui il massimo rappresentante provinciale replica a muso duro. “Il Pd veronese non sa di cosa parla. Sul casello di  Castelnuovo ha le idee confuse e soprattutto non conosce le procedure amministrative. Sul piano politico, poi, fa davvero cattiva informazione".

Miozzi fa ordine: "Primo. Il piano approvato dall’Anas non può essere modificato dal Governo, come invece sostiene il Pd, bensì deve essere approvato e successivamente finanziato dal Cipe. E’ demagogico, pertanto, sostenere che i parlamentari veronesi di centro destra avrebbero dovuto fare pressioni per garantire la realizzazione del Casello a Castelnuovo. Secondo. Il Casello di Castelnuovo nel piano delle opere approvato dal Cda e visionato dall’Assemblea di Serenissima non c’è, quindi bisognerà trovare altre fonti di finanziamento che potrebbero essere il Ministero delle Infrastrutture o l’Anas o al limite ragionare su una seconda ipotesi che sono appunto le tangenziali in accordo con la Regione del Veneto".

Le precisazioni non finiscono qui. "Non c’è in atto alcuno scontro tra Lega e Pdl - afferma Miozzi - ricordo, peraltro, che il piano delle opere di Serenissima è stato approvato dall’Assemblea dei soci con voto favorevole anche dei rappresentanti del centro sinistra a cui il Pd veronese dovrebbe eventualmente rivolgersi per le lamentele del caso. L'ultima obiezione. Non ero in Cda di Serenissima quando il Casello di Castelnuovo è stato stralciato dal piano delle opere, quindi per l’ennesima volta, cari consiglieri della sinistra, fate pessima informazione".

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