Ater costruisce 26 nuove case a Dossobuono
Un investimento da 3milioni e mezzo di euro. Cordioli: "Abbiamo rispettato una promessa"
Duilio Colonna
16 luglio 2010 12:04
Si è svolta questa mattina la posa della prima pietra del nuovo complesso residenziale pubblico che verrà realizzato dall’Ater di Verona, l’Agenzia Territoriale per l’Edilizia Residenziale, a Dossobuono di Villafranca. Si tratta di un intervento importante, che porterà alla costruzione di 26 case, delle quali 12 saranno in edilizia sovvenzionata e 14 saranno a canone concertato.
Le nuove abitazioni, che sorgeranno in via Torre, costeranno 3milioni e 424mila euro, dei quali quasi il 40% verrà finanziato tramite il Piano Casa Nazionale, 630mila euro sono stati messi a disposizione dalla Regione Veneto ed il restante importo verrà investito direttamente da Ater con propri fondi.
“La posa della prima pietra ha un valore non solo simbolico – ha detto il presidente di Ater Niko Cordioli alla cerimonia – perché si tratta della realizzazione di una promessa fatta nel 2006 quando siamo arrivati e che oggi trova compimento. Tra l’altro Villafranca è uno dei comuni ad alta tensione abitativa, quindi la costruzione di questi 26 alloggi ci fa ben sperare per le tante domande che giacciono presso i servizi sociali del Comune”.
Soddisfatto dell’apertura del cantiere il sindaco di Villafranca Mario Faccioli: “Si tratta di un intervento atteso dal 2005 che grazie alla collaborazione con Regione ed Ater siamo riusciti a definire”. Il primo cittadino lancia anche una richiesta: “In considerazione dell’attuale contesto economico chiederemo di inserire una parziale dotazione di alloggi per chi ha subito uno sfratto e che oggi si trova senza lavoro”.
Per la realizzazione dell’opera è decisivo l’intervento della Regione, presente alla posa della prima pietra con l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Giorgetti: “L’offerta abitativa pubblica è necessaria per calmierare i prezzi al mercato, a dare una risposta alle fasce sociali più deboli, a valorizzare i territori, ma anche a dar lavoro alle nostre imprese. In un momento in cui l’edilizia è in crisi otteniamo un doppio risultato: investiamo sul territorio e facciamo lavorare le nostre aziende”.
Le nuove abitazioni, che sorgeranno in via Torre, costeranno 3milioni e 424mila euro, dei quali quasi il 40% verrà finanziato tramite il Piano Casa Nazionale, 630mila euro sono stati messi a disposizione dalla Regione Veneto ed il restante importo verrà investito direttamente da Ater con propri fondi.
“La posa della prima pietra ha un valore non solo simbolico – ha detto il presidente di Ater Niko Cordioli alla cerimonia – perché si tratta della realizzazione di una promessa fatta nel 2006 quando siamo arrivati e che oggi trova compimento. Tra l’altro Villafranca è uno dei comuni ad alta tensione abitativa, quindi la costruzione di questi 26 alloggi ci fa ben sperare per le tante domande che giacciono presso i servizi sociali del Comune”.
Soddisfatto dell’apertura del cantiere il sindaco di Villafranca Mario Faccioli: “Si tratta di un intervento atteso dal 2005 che grazie alla collaborazione con Regione ed Ater siamo riusciti a definire”. Il primo cittadino lancia anche una richiesta: “In considerazione dell’attuale contesto economico chiederemo di inserire una parziale dotazione di alloggi per chi ha subito uno sfratto e che oggi si trova senza lavoro”.
Per la realizzazione dell’opera è decisivo l’intervento della Regione, presente alla posa della prima pietra con l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Giorgetti: “L’offerta abitativa pubblica è necessaria per calmierare i prezzi al mercato, a dare una risposta alle fasce sociali più deboli, a valorizzare i territori, ma anche a dar lavoro alle nostre imprese. In un momento in cui l’edilizia è in crisi otteniamo un doppio risultato: investiamo sul territorio e facciamo lavorare le nostre aziende”.
Duilio Colonna
16 luglio 2010 12:04
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