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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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All'Oasi delle Vallette il premio Citt per il verde

Al Comune di Cerea riconosciuto l'investimento delle risorse nell'ambito ambientale

L'Oasi delle Vallette di Cerea ha vinto il premio “Città per il Verde” 2010 assegnato da undici anni da Il Verde Editoriale di Milano alle amministrazioni pubbliche che investono in modo eccellente le proprie risorse nel verde pubblico, in conformità ai dettami della Convenzione Europea del Paesaggio. Soddisfatto l'assessore alle attività economiche Marco Franzoni, “perché si tratta di un riconoscimento di carattere nazionale che va a confermare la bontà dell'idea progettuale iniziale. E' stata una sfida colta e portata avanti dall'amministrazione tutta, ma soprattutto è stata una sfida raccolta dai nostri cittadini che hanno creduto nell'originalità dell'idea fin dall'inizio e che hanno partecipato e condiviso tutte le fasi della realizzazione scegliendo, tra i tanti progetti loro proposti un'iniziativa che valorizza il patrimonio del verde pubblico, dando loro la possibilità di viverlo. Ad essi l'amministrazione dedica il premio”.

Il premio è assegnato agli enti pubblici, comuni e provincie, che si sono particolarmente distinti nella valorizzazione del verde pubblico o in metodi di gestione innovativo del verde pubblico, in quanto patrimonio della collettività. In questo caso, il progetto dell'ingegnere Marco Abordi è consistito nella rinaturalizzazione di un corso d'acqua storici del territorio: il Menago. Le Vallette, si legge nella motivazione del premio, sono un'area verde con caratteristiche multifunzionali che recupera la memoria storica attraverso la riapertura del paleo-alveo del Menago e degli antichi meandri fluviali, la valorizzazione del villaggio palafitticolo e la scoperta delle risorgive. Completa questo intervento, l'inserimento di nuove superfici boscate realizzate con specie autoctone, la creazione di spazi verdi per la cittadinanza e la realizzazione di isole fluviali di elevato valore ecologico, sedi di nuove garzaie.

Un progetto – come sottolinea Antonio Tomezzoli, presidente del Consorzio di Bonifica Veronese - pensato per fini di collettività. Una proposta alternativa che consentirà di utilizzare quest’area rinaturalizzata e autoctona a fini ludico-ricreativi, ma non solo. Parte di questo spazio sarà destinato all’utilizzo da parte di Scuole Agrarie della zona per la sperimentazione relativa a coltivazioni biologiche e per educare ed avvicinare i giovani alle attività agricole. Molto importante, poi, per il Consorzio che, in concreto ha realizzato l'intervento è riemersione delle risorgive lungo la direttrice rappresentata dal Canal Bianco. Riportare l'acqua corrente vuol dire contrastrare la stagnazione, creando cosi maggiori condizioni di salubrità, avvicinando l’attività di bonifica, accostata solitamente alla principale funzione di eliminazione dell’acqua, a questo elemento. Progetto che ha portato a ricreare un ambiente autoctono equilibrato e ha ridato alla zona il canonico aspetto meandriforme”.

All’interno è stata creata un’isola lasciata alla libera evoluzione vegetativa al fine di costituire una naturale flora palustre. Per collegare le piste ciclabili si è costruito una passerella in legno lunga 500 metri, sono stati creati camminamenti in ghiaietto stabilizzato per passeggiare all’interno del parco e sono state inoltre predisposte delle terrazze panoramiche per favorire gli avvistamenti di animali. I percorsi collegano, inoltre, le due parti della città e della esecuzione di 3200 metri di nuove piste e percorsi vita, si accompagna a un notevole aumento della biodiversità. Premiata anche la capacità dell'amministrazione di coinvolgere attivamente i cittadini nella fase progettuale dell'intervento mediante efficaci strumenti di comunicazione.

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