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Artisti illustri nati a Verona: il poeta Vittorio Betteloni

Una vita tranquilla, lontana dai tumulti. Una poesia borghese da non trascurare perché sarà basilare per i poeti successivi cosiddetti crepuscolari

Vittorio Betteloni è nato a Verona nel 1840 e si è guadagnato la fama attraverso le sue poesie. Figlio unico di Cesare Betteloni, anche lui poeta ma meno fortunato, rimane orfano di padre a 18 anni ed è proprio Cesare Betteloni a raccomandarlo ad un noto poeta veronese, Aleardo Aleardi, che lo indirizza agli studi all'Università di Padova.

Speranzoso in una rapida annessione del Veneto all'Italia, resta inizialmente deluso e se ne va da Verona per completare i suoi studi prima a Torino e poi a Pisa. Proprio in Toscana si mette in luce per il Canzoniere dei vent'anni.

Nel 1862 torna a Verona, da cui non si allontanò quasi mai, vivendo una vita tranquilla, poco tumultuosa. Solo per un periodo si avvicina alla vita bohémien dei poeti di Milano cosiddetti scapigliati. Ma la sua indole è diversa e a Verona comincia a frequentare salotti letterari dell'alta borghesia, tra cui quello di Francesco Rensi, di cui sposa la figlia Silvia. Il loro sarà un matrimonio felice, benedetto dalla nascita di tre figli. In questo periodo, la sua produzione letteraria si arena, ma Vittorio Betteloni non smette di scrivere. Appassionato di inglese e tedesco si dedica ad alcune fortunate traduzioni.

Nel 1875 la vita di Betteloni cambia con la visita di Giosuè Carducci a Verona. Carducci legge le poesie di Betteloni e le apprezza, tanto da incoraggiarlo a scriverne altre. Nel 1880 viene quindi pubblicato Nuovi Versi, ma non è un periodo economicamente florido per Betteloni che per sbarcare il lunario accetta d'insegnare letteratura al Regio Collegio degli Angeli. Questo incarico fu anche al centro di polemiche per le posizioni anticlericali sostenute da Betteloni, che nel frattempo scriveva anche per giornali locali con L'Adige e L'Arena. Nonostante le polemiche, Betteloni rimase ad insegnare per vent'anni.

La sua ultima raccolta poetica è datata 1903 e s'intitola Crisantemi, anticipata anche da un romanzo nel 1896 intitolato Prima Lotta.

La morte lo coglie nel 1910 nella villa che oggi porta il suo nome, a Castelrotto, frazione del comune di San Pietro in Cariano.

Vittorio Betteloni non è stato un poeta di fama straordinaria, ma le sue opere non sono da trascurare. La sua arte che cerca la realtà e la verità nella piccola quotidianità sarà infatti tra le basi di quel movimento di poeti chiamati crepuscolari di cui fece parte Guido Gozzano.

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