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Il futuro non fa paura, il 65% dei veronesi guarda al domani con ottimismo

Secondo l'ultima ricerca dell'Osservatorio Sara Assicurazioni, più della metà degli intervistati affronta il proprio futuro dal punto di vista economico in modo positivo

Aumento delle tasse, costo della vita, pensioni basse, precarietà del lavoro: tutto questo fa ancora paura ai veronesi, ma nonostante tutto affrontano il futuro con moderato ottimismo. Secondo l'ultima ricerca dell'Osservatorio Sara Assicurazioni, più della metà degli intervistati (65%) affronta il proprio futuro dal punto di vista economico in modo positivo. Se il 37% prevede di mantenere l'attuale tenore di vita nel prossimo futuro, una parte di veronesi si riconosce tra quel 17% di intervistati che ammette di vedere nel proprio futuro minori disponibilità economiche, ma che con un po' di accortezze, si saprà adattare. Il 28% pensa che avrà disponibilità economiche superiori rispetto a quelle attuali, il 7% ha risposto di vivere nell'incertezza mentre un altro 9% si dichiara pessimista e teme che le proprie disponibilità economiche saranno inferiori a quelle attuali.

Una buona fetta di veronesi vede di buon occhio l'utilizzo delle forme di pagamento rateali, sia perché consentono di acquistare con calma (18%), sia perché permettono di gestire meglio il bilancio familiare (32%). C’è chi invece è più propenso alla sottoscrizione di diverse forme di risparmio o previdenza, tra cui spicca il fondo pensione preferito dal 40% degli intervistati. Seguono i prodotti assicurativi di investimento, specie quelli collegati a gestioni separate e quindi sicuri per il 25% e l'acquisto di immobili (21%).
D'altra parte, ricorrere a una forma di risparmio può aiutare ad affrontare il futuro con più serenità e a porsi degli obiettivi anche a medio/lungo termine, come dimostrano i dati: il 56% dei veronesi infatti ammette di voler mettere da parte una somma sufficiente per affrontare eventuali imprevisti, il 22% vuole invece mantenere l’attuale tenore di vita.
Grande attenzione verso i figli: il 36% vuole essere certo di poter aiutare i propri figli in un futuro, mentre il 24% non vuole gravare su di loro in caso di perdita di lavoro o di pensione bassa.

E a proposito di pensione, quest'ultima risulta essere uno dei fattori che preoccupano i veronesi in questo momento: al primo posto nei loro pensieri si trovano i fattori fiscali ed economici, come ad esempio l’aumento del costo della vita o delle tasse per il 32%, seguiti proprio dalla prospettiva di una pensione bassa (53%); ci sono poi la paura di uno stipendio non adeguato (38%) e le possibili spese impreviste (26%).
Il 45% degli intervistati si affiderebbe alla propria banca, mentre il 34% si rivolgerebbe a un consulente o chiederebbe consiglio ad una compagnia di assicurazioni. Solo il 10%, infine, si affiderebbe all'online.

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