Antiche usanze veronesi durante il suono delle campane del sabato santo
A Caprino Veronese ci si lavava gli occhi. In Valpolicella si attraversava la strada insieme ai bambini che stavano imparando a camminare
La festa di Pasqua è la più importante per i cattolici e spesso a feste così importanti sono legate delle tradizioni popolari che poco o nulla hanno a che fare con la religione, ma che nonostante tutto si tramandano. Queste tradizioni spesso si concentrano nel giorno del sabato santo, il giorno del mistero cristiano. Il venerdì è infatti il giorno della morte di Cristo, mentre la domenica è il giorno della scoperta della resurrezione. Il sabato è il giorno del silenzio, che spesso viene rotto dalle campane che suonando a festa danno l'annuncio del miracolo.
A Caprino Veronese, quando si sentivano suonare le campane del sabato santo, si correva verso la fontana o comunque si cercava un po' d'acqua per lavarsi gli occhi. In Valpolicella, invece, con i bambini piccoli che ancora non sapevano camminare bene si attraversava una strada mentre le campane suonavano. Tutti gesti che hanno un'anima in parte scaramantica, ma che hanno anche un richiamo ai miracoli contenuti nei Vangeli, dove Gesù cura i ciechi e gli storpi.