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Martedì, 16 Aprile 2024
Blog Sant'Anna d'Alfaedo / Strada Provinciale 12

Storie e leggende di Verona e provincia: la grotta del ciabattino

Si trova vicino alla Spluga della Preta, un voragine di origine carsica su cui girano storie di streghe e fantasmi

Siamo a quasi 1.500 metri sul livello del mare, in Lessinia, nel territorio comunale di Sant'Anna d'Alfaedo. Sul Corno d'Aquilio è presente una voragine di origine carsica, nominata Spluga della Preta. È profonda circa 900 metri e non distante è presente una cavità a cui è stato dato il nome di Grotta del Ciabattino.

Il nome della grotta nasce da una sorta di leggenda, inventata a partire da un fenomeno naturale curioso. La temperatura interna alla voragine è a volte molto diversa da quella esterna e questo crea delle velature nebbiose simili a nuvole.

Il ciabattino protagonista di questa leggenda si trovava sul Corno insieme al gregge di pecore del fratello. Durante una notte di luna piena, le cornacchie che si trovavano attorno alla Spluga si trasformarono in streghe, riunite lì per compiere un rito. Il ciabattino rimase nascosto a vedere cosa facevano le streghe, ma fu scoperto. Tentò di rifugiarsi nella grotta senza fortuna. Le streghe lo trovarono e lo trasformarono in una stalattite, mentre le pecore diventarono nuvole.

Altre leggende sulla Spluga della Preta parlano invece di fantasmi. Sul Corno d'Aquilio infatti correva l'antico confine tra l'Italia e l'Austria e quindi era facile che in quella zona agissero dei contrabbandieri. Proprio i fantasmi di questi contrabbandieri vagherebbero nella voragine e a volte di notte li si può vedere riemergere.

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