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Pillole di storia di Verona: quando la bandiera rossa sventolò sul Municipio

Era il 4 novembre 1920. Il giorno in cui si festeggiava la vittoria nella Prima Guerra Mondiale, ricorrenza istituita l'anno precedente. Ma quel momento di festa si trasformò in un giorno di violenza in piazza a Bra a Verona

Era il 4 novembre 1920. Il giorno in cui si festeggiava la vittoria nella Prima Guerra Mondiale, ricorrenza istituita l'anno precedente. Ma quel momento di festa si trasformò in un giorno di violenza in piazza a Bra a Verona.

I giornali dell'epoca infatti parlano di una sparatoria tra un gruppo di fascisti e un gruppo di socialisti. Il pretesto fu una bandiera rossa fatta sventolare davanti al municipio scaligero. Per i fascisti si trattava di un oltraggio e così sono andati in piazza Bra per ammainare il vessillo. A difenderlo, un gruppo di socialisti, tra cui l'unica vittima di quella giornata, il deputato Policarpo Scarabello.

Scarabello si riconosceva nella parte più estremista e rivoluzionaria del Partito Socialista del tempo ed era solito girare armato, non solo di pistole, ma anche di bombe a mano. Proprio una bomba lo fece esplodere durante la sparatoria. Non è chiaro però se lui fosse stato intenzionato a lanciare l'ordigno contro il manipolo di fascisti o se avesse l'avesse preso dalla mano di un suo compagno per impedirgli di lanciarlo.

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