rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Blog Centro storico / Piazza Bra

Proverbi veronesi, uno per ogni mese dell'anno

Nel corso degli anni sono stati coniati numerosi detti dalla popolazione scaligera, molti dei quali riconducibili ad un preciso periodo, se non addirittura giorno, del calendario

La tradizione popolare veronese ha sempre dimostrato un certo ingegno nel coniare i suoi detti, che spesso fanno riferimento ad un momento particolare o ad un periodo preciso dell'anno. Questi proverbi in genere riguardano l'agricoltura e il meteo, argomenti che una volta avevano un peso molto maggiore rispetto ai giorni nostri e che quindi erano presenti in molte discussioni e conversazioni. 
È stata poi la fantasia della gente abituata a vivere determinate situazioni a creare questi detti, costruiti ad hoc per precise occasioni. Ecco quindi che ve ne proponiamo 12, uno per ogni mese del calendario. 

GENNAIO (O GENÀR): Quando el moscon camina de Genàr, ciapa el rosegoto e metelo in granar. 

FEBBRAIO (O FEBRÀR): Santa Fosca benedéta, se fa el niàl la passareta. 

MARZO (O MARSO): Marso, marson, te ne fe morir le pegore e anca el molton. 

APRILE (O APRIL): April aprilèto, ogni giorno un gossèto.

MAGGIO (O MAJO): Se pioe a l'Asensa, no se perde la somensa. 

GIUNGO (O DUGNO): A San Barnabà, el pì pi longo de l'istà. 

LUGLIO (O LUJO): Lujo dal gran caldo, béi bèn e bati saldo. 

AGOSTO: Dio el ne guarda dal séco tra le dò Madòne. 

SETTEMBRE (O SETEMBRE): A San Gorgon el squarussolo de scapon.

OTTOBRE (O OTOBRE): A San Luca, cava la rava e despica la suca.

NOVEMBRE (O NOEMBRE): A Santa Catarina meti le vache in bina. 

DICEMBRE (O DIÇEMBRE): Se Nadal vien sensa luna, ci ga do vache se ne magna una.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Proverbi veronesi, uno per ogni mese dell'anno

VeronaSera è in caricamento