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Proverbi veronesi: 10 massime sulla religione

La fantasia scaligera nel coniare detti popolari non ha risparmiato neppure la fede, a volte chiamata in causa in prima persona, mentre altre sono i suoi rappresentanti ad essere coinvolti

Neppure la religione e i suoi rappresentati sono stati risparmiati dalla fantasia popolare veronese, che su di loro ha coniato una lunga serie di proverbi a loro ispirati. Come sempre ironici ma spesso anche rispettosi, per non dire timorosi, questi detti fanno riferimento alla fede cristiana in diversi modi, chiamandola in causa in prima persona ma anche per descrivere situazioni della vita di tutti i giorni.
Ecco quindi dieci esempi per voi: 

  • El diaolo el fa le pignate ma no i quercioli; 
  • Vardarse dal vento e dai frati che lassa el convento;
  • No se pol 'nar in paradiso a dispeto dei Santi;
  • L'Orassion sul capessal, no la fa né ben, né mal; 
  • Ci g'à religion no va in preson;
  • Avanti col Cristo che la processiòn l'è longa;
  • No ghè santi e nè madone;
  • Schersa coi fanti ma lassa star i santi;
  • Tri je' i pecati che el Signor no'l perdona mia: andar con 'na dona piu' bruta dela tua, robàr per el to paron e imbriagarse de graspìa;
  • Finia la messa, finie le candele. 

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