Tutti in Fiera, la politica si decide davanti a un bicchiere di vino
pecora nera 08 aprile 2010 16:28
Da soli, oppure in coppia. Ma ci sono praticamente tutti, all’inaugurazione del Vinitaly numero 44. Il gotha della politica made in Verona e Veneto, se volete. A cominciare dal tavolone dei relatori, dove Luca Zaia e Flavio Tosi si danno di gomito ridendo mentre Miozzi sta a guardare e il padrone di casa Ettore Riello dichiara aperti i giochi. “Lo chiamiamo ministro? A me fa piacere soprattutto chiamarlo nuovo Doge”, dice il sindaco dando il benvenuto al neo-presidente della Regione. In platea, chiunque. Antonio Pastorello a braccetto con Davide Bendinelli. Gian Conta accompagnato da Niko Cordioli e a colloquio fitto con Elena Donazzan. Fabio Venturi impegnato a fare “presenza”: “Ci facciamo vedere, e poi via subito vero?”. Il sindaco di Villafranca superMario Faccioli con immancabili occhiali in testa. E poi Paolo Tosato, che ai fans festanti risponde serafico: “Io assessore? No no, consigliere semplice, nemmeno il presidente di commissione voglio fare”. Sarà vero? “Tanti voti tanto merito”, gli fa eco Zaia, creando il panico nei pidiellini presenti. In alto i calici, è il Vinitaly gente....