Forti austriaci a Verona: Forte San Giorgio, un gioiello (semi) nascosto
Metà della sua struttura si trova sotto terra e in parte non è ancora agibile a causa delle piene dell'Adige. Ma le parti visitabili e la sua storia sono ancora affascinanti
Nonostante sia vasto e ben articolato oggi non si nota molto. Quando è nato, nel 1838, non c'erano ancora tutti i palazzi attorno. C'erano soprattutto campi e una porta da controllare. All'epoca si chiamava Porta Trento, oggi invece è Porta San Giorgio e ha il suo stesso nome il bastione adiacente, noto appunto Forte San Giorgio.
Per costruirlo sono serviti diciotto mesi di lavoro di militari austriaci e cittadini veronesi, pagati per rendere inespugnabile la città di Verona, ancora sotto il dominio asburgico. Il fine della costruzione di questo forte era prima di tutto la difesa della città, ma anche il controllo dell'Adige e della strada che congiungeva Verona e Trento.
Si tratta di un bastione studiato nei minimi dettagli per non essere conquistato dal nemico, ma paradossalmente le Guerre d'Indipendenza non lo toccarono mai. Verona non fu conquistata in armi dal nascente Regno d'Italia e divenne italiana nel 1866. Da quell'anno molte fortificazioni austriache vennero modifiche, alcune persino demolite.
Forte San Giorgio invece non subì grossi cambiamenti fino all'epoca fascista, quando al suo interno fu realizzato uno spazio per il tempo libero, con pista di pattinaggio, balera e campi da tennis. Sempre durante il ventennio furono sistemati gli argini dell'Adige e così il piano terra del bastione viene interrato e il forte subisce ulteriori rimaneggiamenti.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Forte San Giorgio divento un rifugio antiaereo con capacità di 500 persone e ancora oggi sono presenti alcuni oggetti lasciati da chi si riparò nel forte. Nel primo dopoguerra, alcuni sfollati trovano in questo spazio un alloggio di fortuna. Ma per qualcuno è stato anche un alloggio vero e proprio, con tanto di numero civico, oggi parzialmente interrato.
Per evitare l'occupazione abusiva del forte, negli Anni Cinquanta venne ordinato un'ulteriore sotterramento di Forte San Giorgio dopo quello avvenuto durante il fascismo. In pratica, quello che gli austriaci costruirono tra il 1836 e il 1836 è per metà sotto terra, invisibile esternamente ma per fortuna parzialmente visitabile internamente. Parzialmente perché alcune aree interne non sono agibili a causa delle piene del fiume. Quando l'Adige invase Forte San Giorgio, l'acqua non potè defluire e ci rimase all'interno per molto tempo.
Grazie al lavoro continuo di pulizia degli scout AGESCI - Verona 10, Forte San Giorgio anno dopo anno è sempre più visitabile, tanto è vero la mattina della seconda domenica di ogni mese sono organizzate due visite guidate.