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Redazione

Fieracavalli, un trionfo costruito a tavolino

Il successo della manifestazione sar sufficiente a tenere a bada la concorrenza?

Mamma mia che fatica. L’edizione 2010 di Fieracavalli è sembrata fin dall’inizio, anzi a dire il vero anche da molto prima dell’inizio, una lunga interminabile rincorsa verso un successo annunciato. Talmente annunciato che alla fine le cose sembrava quasi dovessero per forza andare così: la 112esima edizione di Fieracavalli è stata ufficialmente un trionfo, con presenze estere aumentate e numeri “ben oltre le previsioni, nonostante si sia dovuto fare i conti con l’emergenza alluvione”.

Insomma, tutto come previsto, tutto come doveva andare, anzi meglio. Il giorno dopo resta però nell’aria quel sapore strano di evento un po’ costruito a tavolino. Perché se alla fine di tutto l’obiettivo era quello di far vedere a Milano che Fieracavalli della concorrenza milanese se ne fa un baffo, bene, allora lo scopo è stato ufficialmente raggiunto.

Il problema, purtroppo, è che temiamo non sia sufficiente sbandierare ai quattro venti un successo annunciato e già scritto per respingere gli attacchi. Abbiamo il sospetto che servirà qualcos altro, magari di più concreto dei numeri, pur incredibili, dei comunicati ufficiali. Staremo a vedere.
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