Figli illustri della provincia di Verona: Giovanni Battista Cavalcaselle
Da molti paragonato al Vasari, è il padre della critica d'arte moderna ed è stato un infaticabile catalogatore delle opere d'arte d'Europa
A lui è intitolato il museo degli affreschi di Verona alla tomba di Giulietta e probabilmente in molti lo conoscono solo per questo. Ma l'importanza di Giovanni Battista Cavalcaselle nel mondo dell'arte è riconosciuta da tutti. Un mondo, quello dell'arte, che non è composto solo da artisti, ma anche da critici e storici dell'arte, e Cavalcaselle proprio come difensore del patrimonio artistico italiano si è contraddistinto.
Nasce a Legnago il 22 gennaio 1819, in una famiglia agiata che gli ha permesso di studiare all'accademia di belle arti di Venezia e poi di poter vivere praticamente di rendita. Cavalcaselle viaggia in Italia e in Europa, con in mente un gigantesco progetto: catalogare tutte le opere d'arte italiane e non solo, per poterle salvare da furti, manomissioni o cessioni.
Anno importante nella vita di Cavalcaselle è il1848, l'anno dei moti rivoluzionari. Ci partecipa in Veneto dimostrando il suo patriottismo e corre anche un grande rischio quando viene fatto prigioniero dagli austriaci. Riesce a scappare e deve rifugiarsi all'estero. Vive diversi anni a Londra dove la sua cultura in ambito artistico gli apre le porte della National Gallery. Vive a Londra, ma in realtà viaggia tantissimo ed è sempre alla ricerca di opere d'arte da catalogare.
Con la nascita del Regno d'Italia viene incaricato dal Ministero della pubblica istruzione di catalogare tutte le opere d'arte presenti nelle regioni dell'Umbria e delle Marche. Un lavoro che diversi anni più tardi sarebbe stato più facile, grazie agli strumenti fotografici. Cavalcaselle però non dispone di queste apparecchiature e i quadri li ricopia a mano, disegnandoli a matita.
Oltre che come catalogatore, Cavalcaselle si distingue come storico e critico dell'arte, attraverso pubblicazioni che gli valgono molta fama in vita. In molti lo paragonano al Vasari e tutt'ora a Cavalcaselle viene attribuita la paternità della moderna critica d'arte.
Si adopera molto all'interno dell'amministrazione nazionale per chiedere leggi che tutelino le opere d'arte italiane, chiedendo anche la creazione di un ministero dedicato, quello che oggi chiamiamo ministero per i beni e le attività culturali.
Ricopre diversi incarichi in istituzioni culturali italiane e straniere fino al termine della sua vita, giunto nel 1897.