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Rocche e fortificazioni della provincia di Verona: il castello di Zevio

A guardarlo adesso sembra una villa, ma perché così lo ha trasformato la famiglia Sagramoso eleggendolo a dimora per lo svago e per eventi importanti

A guardarlo adesso sembra più una villa e in effetti nel castello di Zevio la famiglia Sagramoso ha ricavato nel '600 una dimora. Ma prima era stata una fortezza, di origine incerta e antica, probabilmente già presente nel territorio ai tempi di Re Teodorico, magari non proprio con le fattezze di un castello. Successivamente diviene una roccaforte longobarda contro le invasioni barbariche provenienti da ovest.

Il primo documento che accerta la presenza del castello è del 920 e due secoli dopo la costruzione ha rischiato di essere distrutta durante una sommossa. Passa poi di mano agli scaligeri, ai Visconti e infine a Venezia. L'incuria durante la dominazione veneziana portò alla rovina parziale del manufatto che dopo il '500 fu progressivamente spogliato della sua funzione militare.

Si arriva così al XVII secolo e quindi ai Sagramoso che trasformarono il castello in una villa dove la nobile famiglia soggiornava. Non era la loro residenza, ma veniva utilizzata come dimora per lo svago oppure per organizzare eventi importanti. Divenne un'abitazione vera e propria nel '700, su disegno di Adriano Cristofoli

Dal 1868 il castello di Zevio diventa proprietà comunale, cambiando nel tempo la sua funzione. Passò da essere sede di un asilo a caserma dei carabinieri e poi ancora sede scolastica. Adesso, dopo il restauro di fine anni '80 è sede del Comune, vicino a un bellissimo parco e ancora circondato dal fossato.

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