Caro neo-ministro, era davvero necessario?
Il legittimo impedimento invocato da Brancher fa arrabbiare anche gli alleati leghisti
Suvvia, troppo facile per tutti adesso dire “come volevasi dimostrare”, o parlare di “nomine cronometrate”, di “ministeri inventati con il solo scopo di dribblare i processi”. E anche le giustificazioni del tipo “devo organizzare il ministero” sembrano troppo appiccicaticce per essere vere.
Insomma, torniamo alla domanda di partenza: era davvero necessario? Perché a questo punto non solo gli alleati leghisti, ai quali lo stesso Brancher è sempre stato molto vicino, hanno alzato le antenne e si sentono “traditi”, ma la sensazione è che anche gli ultimi scrupoli, da parte di chi sta al governo, siano caduti. E’ solo una sensazione?