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Storici capitelli della provincia di Verona: il "Capitello della Merla"

Lo si trova sulla ripida strada che porta gli escursionisti da Cassone di Malcesine fino all'Eremo dei Santi Benigno e Caro. E proprio a questi due santi il Capitello della Merla deve il suo nome

Lo si trova sulla ripida strada che porta gli escursionisti da Cassone di Malcesine fino all'Eremo dei Santi Benigno e Caro. E proprio a questi due santi il Capitello della Merla deve il suo nome.

Era l'807 e il vescovo di Verona Ratoldo voleva traslare la salma di San Zeno dalla chiesetta in cui si trovava alla cripta della nuova basilica. Solo che nessuno si reputava tanto degno di poter spostare i resti di San Zeno. Gli unici che furono ritenuti all'altezza di quel compito furono due eremiti che vivevano vicino al lago, Benigno e Caro. I due non si tirarono indietro e si incamminarono verso Verona per svolgere il compito richiesto dal vescovo. Sulla strada però i due furono infastiditi da una merla che sembrava non volesse farli andare avanti. La leggenda vuole che fu Benigno ad ordinare alla merla di posarsi su una pietra e di non muoversi più da lì. E così la merla fece.

Dopo aver traslato San Zeno, i due eremiti tornarono a casa, ma sul cammino trovarono la merla che non si era mai mossa dalla pietra e che quindi era morta di fame. Mossi da grande pietà, i due fecero posare una merla di bronzo per ricordare l'animale. La piccola scultura poi fu sostituita dall'attuale capitello, datato 1837. 

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