C'era una volta la Lega nelle baite
Vent'anni fa il Carroccio era un partito di protesta, adesso tutto cambiato
Vent’anni dopo, la Lega continua a scrivere “Roma ladrona” sui manifesti, ma intanto nei palazzi romani ha messo radici da tempo. E adesso ha conquistato il nord. Luca Zaia è il tipico esempio del leghista di seconda, o terza, generazione: radici ruspanti e vestito buono, comizi nelle stalle e frequentazioni come si deve.
Di lotta e di governo, si diceva una volta, quando i leghisti sembravano macchiette da bar. Il sindaco Tosi non ha dubbi: con Zaia piazzato là, dove avrebbe potuto esserci lui, Verona avrà grossi vantaggi. Sarà. Di sicuro sarebbe ora che tutti quelli che, sia a destra che a sinistra, hanno sempre pensato alla Lega come a un fenomeno di costume destinato a squagliarsi nello spazio di un mattino, si svegliasse. O moriremo tutti leghisti, altro che democristiani.