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Redazione

Bovolone, non era possibile prevedere?

Bovolone teatro di una macabra vicenda

Caro Direttore,
sono una compaesana della famiglia Chiaramonte. Leggendo i giornali sono rimasta a dir poco di stucco nel leggere ciò che è accaduto. Mi chiedo, com’è possibile che un ragazzo in cura da uno psichiatra e quindi con seri disturbi psichici, possa essere lasciato a condurre una vita regolare nell’abitazione di famiglia? Credo che, nonostante ci siano legami di parentela con una persona, bisogna però accettare la realtà delle cose, ovvero che questa persona possa aver bisogo d’aiuto. Infatti, nel caso specifico, l’autore del duplice omicidio non ha tardato a manifestare tutta la sua collera e aggressività. E come in ogni tragedia, arrivano i puntuali commenti dei paesani: “Lo conoscevamo, nessuno si aspettava un epilogo simile”. Cioè, io non capisco, perchè in questi casi, nessuno mai si accorge che una persona è squilibrata? Perchè dicono tutti che l’omicida era una brava persona e che non pensavano potesse mai commettere un simile atto? Fatto sta che, con due banalissime scuse, ha spezzato la vita a madre e sorella. Ora in carcere sarà sottoposto a cure che prevedono l’assunzione di calmanti e antidepressivi necessari ad arginare i suoi stati di aggrassività ed ansia, dicono. Ma tutto ciò non era possibile farlo prima? (S.M.)
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