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Storie e leggende della città di Verona: la bala de Fracastoro

La statua di Fracastoro in piazza Dante ha in mano una sfera che, secondo la leggenda, cadrà in testa al primo uomo onesto che le passi sotto. Ovviamente, non è mai capitato

Non si è dedicato solo alla medicina, ma è quello l'ambito in cui il suo contributo è stato tra i più importanti. Girolamo Fracastoro è stato un uomo dalla cultura vasta e dai diversi interessi. Nato a Verona alla fine del '400 e morto a Incaffi nel 1553, come medico fu il primo ad esporre la teoria secondo cui siano i germi a svilppare le malattie negli organismi ed è la loro trasmissione che genera il contagio. Teoria alla base della moderna patologia.

La statua che lo raffigura a Verona si trova in piazza Dante, sopra l'arco su via delle Fogge. In quella statua, Fracastoro tiene in mano una sfera, che rappresenta il mondo, per sottolineare il suo contributo nel campo astronomico. Fu Fracastoro infatti a descrivere il cannocchiale, strumento che poi sarà creato da Galileo Galilei. 

Proprio il mondo che tiene in mano Fracastoro è al centro di una curiosa leggenda veronese. La via infatti è quella che portava agli edifici che erano prima le sede del potere costituito, come il tribunale. La leggenda vuole che la sfera, chiamata bala (palla) cadrà in testa al primo galantuomo onesto che passi sotto quell'arco. Ovviamente non è mai successo. Un modo popolare per sbeffeggiare la scorsa onestà degli uomini di potere. 

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